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QUEER VISION 9 e 3/4 - Sofà Edition (2020)


L’unica rassegna dedicata al cinema LGBT* di Verona non demorde e nonostante l’emergenza Coronavirus riesce a proporvi anche questa primavera una serie di titoli decisamente interessanti, da guardare comodamente dalla propria poltrona.
(I link sono in fondo al post!)
Per nove edizioni, la rassegna QUEER VISION ha proposto il meglio della cinematografia mondiale a tematica LGBT+ (lesbo, gay, bisex, trans…) grazie alla selezione operata dal circolo Arci/Arcigay Pianeta Milk e al supporto imprescindibile del Multisala Rivoli.

Questa primavera sembrava che la rassegna dovesse saltare a causa dell’emergenza Coronavirus ma Pianeta Milk non ha voluto desistere e, come prosegue molte delle sue attività online, ha deciso di tentare anche la strada della rassegna cinematografica online.

Dopo aver contattato vari registi provenienti dai quattro angoli del globo, alcune e alcuni di loro vincitrici o vincitori di premi a importanti festival cinematografici mondiali, e aver avuto la loro entusiastica risposta, Pianeta Milk propone la sua prima “edizione da sofà” di QUEER VISION, un’edizione che non doveva esserci e che invece c’è – un po’ come il binario 9 ¾… I volontari del circolo hanno sottotitolato appositamente per questa edizione della rassegna una quindicina fra cortometraggi, mediometraggi e film che saranno visibili, liberamente, legalmente e per la prima volta tradotti in italiano, attraverso i link che verranno rilasciati alle 20.30 nel corso di tre martedì – la giornata tradizionale di QUEER VISION – e una domenica (il 17 maggio, giornata mondiale per la lotta all’omo-bi-transfobia) sulla pagina ufficiale del circolo (www.pianetamilk.it), sul suo blog di cinema (http://cinemaglbtverona.blogspot.com) e sui suoi profili social.

La prima serata, martedì 28 aprile, è dedicata al film Un frère - un fratellodi Victor Habchy (Francia 2018), tratto da un graphic novel di Bastien Vivès pubblicato anche in Italia da Bao Publishing. Seguiranno tre serate di medio e cortometraggi che, giocando con i titoli di canzoni o film famosi, si intitoleranno “Girls just want to have fun”” (martedì 5 maggio, dedicata all’universo femminile – ma non solo), “Il venait d’avoir 18 ans” (martedì 12 maggio, dedicata all’adolescenza, ai primi amori, ai problemi di accettazione) e “My own private Idaho(bit)” (domenica 17 maggio, International Day Against Homo-Bi-Transphobia). I titoli dei cotrometraggi verranno comunicati via via e i link per vederli rimarranno poi disponibili sul sito. Tutto questo, ovviamente, in attesa e con la speranza di tornare al Multisala Rivoli per la decima edizione…


Il circolo Pianeta Milk Verona


PRIMA SERATA: UN FRERE

SECONDA SERATA: GIRLS JUST WANT TO HAVE FUN

TERZA SERATA: IL VENAIT D'AVOIR 18 ANS

QUARTA SERATA: MY OWN PRIVATE IDAHoBiT



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GLI ANNI AMARI. A Marzo un film italiano sulla vita di MARIO MIELI

Uscirà il 12 Marzo 2020 Il film ripercorre la vita e i luoghi di Mario Mieli, tra i fondatori del movimento omosessuale nostrano nei primi anni 70. Nato nel 1952 a Milano e morto suicida nel 1983, prima dei trentun anni, Mario fu attivista, intellettuale, scrittore, performer, provocatore, ma soprattutto pensatore e innovatore dimenticato. Figlio di genitori benestanti e penultimo di sette figli, vive una vita intera in un rapporto complicato con il padre Walter e la madre Liderica.

E per l’occasione nasce anche il nuovo sito ufficiale del film, con il trailer, le foto di scena, le città e le sale nelle quali il film verrà proiettato: https://www.glianniamari.it/

Queer Vision - nona edizione - dal 5 novembre 2019

Siamo arrivati alla nona edizione della rassegna dedicata al cinema LGBT*, organizzata dall'associazione Pianeta Milk Arci/Arcigay di Verona grazie all’imprescindibile supporto del Multisala Rivoli. In questa edizione ci sarà anche l'importante collaborazione con il SAT (Servizio Accoglienza Trans di Verona e Padova). 
Da Martedì 5 novembre, al Multisala Rivoli di Piazza Brà, alle 21.30 riprende l'appuntamento con “Queer Vision”, l'unica rassegna veronese dedicata a film, cortometraggi e documentari a tematica lgbt* (lesbo, gay, bisex, trans), giunta alla sua nona edizione. Il circolo Arci/Arcigay Pianeta Milk ha scelto, anche per quest'edizione, quattro titoli molto diversi fra loro, che trattano alcune delle tematiche di cui da tempo si occupa: Rapporti familiari e intergenerazionali, pregiudizio, pericolosità delle terapie riparative, omogenitorialità, nuove famiglie e transessualità, emancipazione. 


MARTEDÌ 5 NOVEMBRE 
LA MIA VITA CON JOHN F. DONOVAN
Titolo originale: The Death and Life of John F. Donovan di Xavier Dolan (USA 2018)Un decennio dopo la morte di una stella televisiva americana, un giovane attore ricorda la corrispondenza scritta che ha condiviso con lui, nonché l'impatto che queste lettere ebbero sulle loro vite.
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MARTEDÌ 12 NOVEMBRE
L'UNIONE FALLA FORSE

di Fabio Leli (ITALIA 2019)
Il 5 giugno 2016 è entrato in vigore il decreto Cirinnà che riconosce giuridicamente la coppia formata da due persone dello stesso sesso. L'iter per arrivare all'approvazione della legge ha sollevato numerose polemiche, soprattutto per quello che riguardava la questione della stepchild adoption che doveva permettere di adottare il figlio naturale del proprio partner, punto che poi è stato stralciato insieme all'obbligo di fedeltà. Fabio Leli, attraverso l'autoproduzione e il crowdfunding, ha realizzato un documentario che, da un lato segue due famiglie omogenitoriali, mostrandone la quotidianità, dall'altro si confronta con degli esponenti dei movimenti per la famiglia cosiddetta "naturale" e contro le teorie gender.
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MARTEDÌ 26 NOVEMBRE

CLOSE - KNITdi Naoko Ogigami (GIAPPONE 2017)
La madre dell'undicenne Tomo vive d'espedienti fino a che decide di rinunciare alla figlia. Tomo, ormai sola, si trasferisce dallo zio Makio. Questo vive con la sua fidanzata Rinko che, nato uomo è ora un transessuale e lavora come badante. Tomo inizialmente è un po' confusa dalla situazione ma poi inizierà a vivere con la coppia come fossero una calorosa famiglia. Una dramedy dai tratti lievi e surreali sul potere degli affetti, della famiglia e del lavorare a maglia!
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MARTEDÌ 3 DICEMBRE
LA DISEDUCAZIONE DI CAMERON POST

di Desiree Akhawan (USA 2018)
Cameron Post è una studentessa di liceo con un grande segreto: la cotta per l'amica Coley, della quale nessuno deve venire a conoscenza, poiché da quando i genitori della ragazza sono morti lei è cresciuta con la zia Ruth, assidua lettrice della Bibbia convinta che l'omosessualità sia una malattia. Quando dunque Cameron viene scoperta a fare sesso con Coley durante il ballo di fine anno, zia Ruth la spedisce dritta dritta al God's Promise, un centro religioso di "diseducazione" all'omosessualità.
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LA MIA VITA CON JOHN F. DONOVAN - 5 Nov.2019


MARTEDÌ 5 NOVEMBRE
LA MIA VITA CON JOHN F.DONOVAN
Regia di Xavier Dolan. Un film con Kit Harington, Natalie Portman, Jacob Tremblay, Susan Sarandon, Kathy Bates. Titolo originale: The Death and Life of John F. Donovan. Genere Drammatico - USA, 2018, durata 123 minuti. Distribuito da Lucky Red.

Proiezione: Ore 21:30
MULTISALA RIVOLI - PIAZZA BRA, 10 - VERONA
(Mappa)


Rupert Turner ha otto anni e una passione smisurata per John F. Donovan, star della televisione americana e supereroe sul grande schermo. Fan irriducibile, avvia con lui una corrispondenza regolare che nasconde a tutti, anche alla madre, giovane donna in ambasce che prova a ricostruirsi una vita. Il segreto non sfugge però al bullo della scuola, che ruba le lettere di Rupert scatenando la sua ira e la reazione sproporzionata dei media. Ma Rupert è più forte di tutto, perfino del suo idolo di cui segue le tracce diventando un attore altrettanto affermato. Una celebrità che adesso si confessa al microfono di una giornalista scettica a cui racconta la sua vita con John F. Donovan. Due epoche, due continenti e due storie, La mia vita con John F. Donovan comincia al principio degli anni 2000 in America ma viene raccontato dall'Europa una decina di anni più tardi iniziando dalla fine: la morte del personaggio principale. Flashback e narrazione all'imperfetto, voce off e modalità tragedia attivata. Lontano da Montréal per la prima volta e alla conquista di un nuovo territorio, Xavier Dolan convoca una rosa di star (Kit Arrington, Natalie Portman, Susan Sarandon) e punta (a) Hollywood. Perché La mia vita con John F. Donovan è un film sulla celebrità e sulla tossicità della gloria. Ma è pure un racconto sulle virtù dell'idolatria, di fatto il co-protagonista è un bambino che ammira istericamente il divo del titolo. L'ammirazione di Rupert per John F. Donavan evoca quella di Dolan per Leonardo DiCaprio. Bambino-attore negli anni Novanta col poster-boy in cameretta, a soli otto anni scrisse una lettera rimasta senza risposta all'attore americano. Ed è ancora lui a nascondersi dietro a Donovan, star della televisione a disagio con la notorietà e costretto a dissimulare la propria omosessualità per non intaccare la sua immagine pubblica. L'intero film rimanda incessantemente al suo autore e alla sua filmografia, dalla struttura in flashback di Laurence Anyways alle canzoni pop, dalle discussioni in macchina sotto la pioggia alle fughe, dalla relazione madre-figlio alla violenza che cova nel romanzo familiare, dalla lotta per affermarsi alla ricerca di conforto in una figura ideale. È soprattutto quest'ultimo motivo a scandire La mia vita con John F. Donovan, concentrato sulla suggestione che emanano i modelli, siano questi illusori come gli eroi della televisione o reali come le proprie mamme, e sull'eredità che lasciano dopo la loro dipartita.



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L'UNIONE FALLA FORSE - 12 Nov.2019

MARTEDÌ 12 NOVEMBRE
L'UNIONE FALLA FORSE
Regia di Fabio Leli. Un film Genere Documentario - Italia, 2019, durata 107 minuti. Distribuito da Effe Cinematografica.

Proiezione: Ore 21:30
MULTISALA RIVOLI - PIAZZA BRA, 10 - VERONA
(Mappa)


Il 5 giugno 2016 è entrato in vigore il decreto Cirinnà che riconosce giuridicamente la coppia formata da due persone dello stesso sesso. L'iter per arrivare all'approvazione della legge ha sollevato numerose polemiche, soprattutto per quello che riguardava la questione della stepchild adoption che doveva permettere di adottare il figlio naturale del proprio partner, punto che poi è stato stralciato insieme all'obbligo di fedeltà. Fabio Leli, attraverso l'autoproduzione e il crowdfunding, ha realizzato un documentario che, da un lato segue due famiglie omogenitoriali, mostrandone la quotidianità, dall'altro si confronta con degli esponenti dei movimenti per la famiglia cosiddetta "naturale" e contro le teorie gender. L'unione falla forse unisce interviste, filmati delle giornate family day, dichiarazioni di chi si batteva contro l'approvazione della legge, animazione, ironia e soprattutto cerca di sollevare una riflessione contrapponendo due universi molto diversi. La giornata tipo di due famiglie arcobaleno che vivono la propria vita: i giochi dei bambini, i capricci, le risate, l'educazione, il lavoro e l'impegno di un nucleo che formerà i cittadini di domani. Poi uomini e donne che si battono contro tutto questo, fondando le loro teorie su dogmi religiosi, false credenze scientifiche ormai superate e convinzioni del tutto arbitrarie, uomini e donne che vorrebbero negare il diritto alle persone dello stesso sesso, non solo di sposarsi, ma persino di amare e di... esistere. Fabio Leli racconta uno spaccato d'Italia che oggi più che mai non smette di odiare e urlare contro. Nonostante l'approvazione di questa legge, l'omofobia continua ad abitare nelle case di molte famiglie, a insidiarsi tra i banchi di scuola, attraverso i social e non cessa di fare vittime. Il documentario ci dà uno strumento per riflettere, seppure in maniera un po' naif, osservando i momenti di felicità di famiglie omogenitoriali che vivono il loro diritto alla normalità e a essere considerati al pari di tutte le famiglie. Presentato in anteprima nazionale al 34° edizione del Lovers Film Festival dopo essere passato per diversi festival in tutto mondo, L'unione falla forse non deve soltanto avvicinare, come diceva il regista, chi alcune necessità e situazioni decide di non vederle, ma cercare di sollevare delle domande sui diritti civili, in questo caso LGBT, ma soprattutto sul diritto di tutti di avere la possibilità di essere felice. Diviso in capitoli, il documentario ci fa sorridere anche grazie a un montaggio che fa dialogare le controparti mostrando un confronto. Sono le immagini e le parole così affiancate che ci fanno pensare, ridere, arrabbiare. Il film, con il gioco di parole del titolo è un richiamo a unirsi per essere più forti, attraverso l'educazione, l'apertura e la tolleranza.

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CLOSE - KNIT - 26 Nov. 2019

MARTEDÌ 26 NOVEMBRE
CLOSE - KNIT
Regia di Naoko Ogigami. Un film con Tôma Ikuta, Eiko Koike, Kenta Kiritani, Mugi Kadowaki, Lily, Misako Tanaka. 
Titolo originale: Karera Ga Honki de Amu Toki Wa
Genere Drammatico - Giappone, 2017, durata 127 minuti.

Proiezione: Ore 21:30
MULTISALA RIVOLI - PIAZZA BRA, 10 - VERONA
(Mappa)


La madre dell'undicenne Tomo vive d'espedienti fino a che decide di rinunciare alla figlia. Tomo, ormai sola, si trasferisce dallo zio Makio. Questo vive con la sua fidanzata Rinko che, nato uomo è ora un transessuale e lavora come badante. Tomo inizialmente è un po' confusa dalla situazione ma poi inizierà a vivere con la coppia come fossero una calorosa famiglia. Una dramedy dai tratti lievi e surreali sul potere degli affetti, della famiglia e del lavorare a maglia!

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Queer Vision - settima edizione.


Queer Vision - settima edizione - Dal 6 al 27 Novembre 2018


Dopo il ciclo di primavera della sesta edizione, per quattro martedì, con altre quattro nuove proiezioni, il 6 novembre torna con la settima edizione QUEER VISION, la rassegna dedicata al cinema LGBT*, organizzata da PIANETA MILK VERONA LGBT* CENTER grazie al supporto della Multisala Rivoli.

Curata dall'associazione Pianeta Milk e organizzata grazie al supporto di uno dei principali cinema cittadini, la centralissima Multisala Rivoli (Piazza Brà 10), martedì 6 novembre ritorna per la seconda volta nel 2018 “Queer Vision”, l’unica rassegna veronese dedicata al cinema a tematica lgbt* (lesbo, gay, bisex, trans, queer, intersex).

Pianeta Milk ha scelto, per questa settima edizione, quattro titoli che rappresentano un campione dell’ampia produzione di films a tematica lgbt* che sono susciti da importanti festival internazionali negli ultimi due anni.

Il primo film in programma MARTEDI' 6 NOVEMBRE è “God’s Own Country - La Terra di Dio” di Francis Lee (Regno Unito 2017), parla dell’amore che sboccia tra due giovani, l’allevatore di pecore Johnny e il suo dipendente Georghe nel difficile ambiente rurale dello Yorkshire.
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MARTEDI' 13 NOVEMBRE si prosegue con “The Happy Prince” di Rupert Everett (Regno Unito, Usa, Belgio e Italia 2018), su un Oscar Wilde appena uscito di prigione dopo aver scontato la condanna per omosessualità causata dalla sua storia con Alfred Douglas.
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Ne “Love, Simon - Tuo Simon” di Greg Berlanti (Usa 2018), in programma MARTEDI' 20 NOVEMBRE, il diciassettenne gay Simon, intepretato dal giovane attore, Nick Robinson, è alle prese con gli amici, la famiglia, un amore segreto on-line e un bullo che minaccia di rivelare a tutti la sua omosessualità.
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La rassegna si chiude MARTEDI' 27 NOVEMBRE, con “Thelma”, un thriller paranormale, con protagonista Thelma, una timida ragazza, proveniente da una famiglia molto cattolica, che lascia la campagna per trasferirsi a Oslo per intraprendere gli studi universitari. Un giorno, mentre si trova in biblioteca, viene colta da un attacco epilettico e viene soccorsa dalla studentessa Anja. Tra le due ragazze si instaura una forte amicizia che in seguito diventa attrazione. Il film è stato selezionato per rappresentare la Norvegia ai premi Oscar 2018 nella categoria Oscar al miglior film in lingua straniera, non entrando nella shortlist.
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Le proiezioni si terranno presso la Multisala Rivoli, con inizio alle ore 21.30 e saranno precedute, come di consueto, da una breve presentazione a cura del circolo. Inoltre, per ogni appuntamento, è prevista anche la presenza di un ospite diverso che introdurrà la tematica specifica del film. 

Pianeta Milk Arci/Arcigay Verona 

THELMA - 27 Novembre 2018

THELMA 
Martedì 27 Novembre 2018
Multisala Rivoli - Piazza Bra, 10 Verona
Ore 21:30
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Regia: 
Joachim Trier
Norvegia, Danimarca, Francia, Svezia. Anno 2017

Thelma è un film del 2017 diretto da Joachim Trier, thriller paranormale con protagonista Eili Harboe. Il film è stato selezionato per rappresentare la Norvegia ai premi Oscar 2018 nella categoria Oscar al miglior film in lingua straniera, non entrando nella shortlist.Thelma è una timida ragazza, proveniente da una famiglia molto cattolica, che lascia la campagna per trasferirsi a Oslo per intraprendere gli studi universitari. Un giorno, mentre si trova in biblioteca, viene colta da un attacco epilettico e viene soccorsa dalla studentessa Anja. Tra le due ragazze si instaura una forte amicizia che in seguito diventa attrazione, che però Thelma tenta di respingere a causa della sua educazione religiosa. Gli attacchi epilettici di Thelma diventano sempre più frequenti e sembrano coinvolgere l'ambiente circostante, in particolare gli uccelli, che impazziscono quando Thelma sta male.

LOVE, SIMON - TUO, SIMON - 20 Novembre 2018

LOVE, SIMON - TUO, SIMON
Martedì 20 Novembre 2018
Multisala Rivoli - Piazza Bra, 10 Verona
Ore 21:30
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Regia: 
Greg Berlanti
Stati Uniti d'America. Anno 2018

Il film è l'adattamento cinematografico del romanzo Non so chi sei, ma io sono qui (Simon vs. the Homo Sapiens Agenda) di Becky Albertalli. Protagonista è Nick Robinson, che interpreta il diciassettenne gay Simon, alle prese con gli amici, la famiglia, un amore segreto on-line e un bullo che minaccia di rivelare a tutti la sua omosessualità. Fanno parte del cast anche Katherine LangfordAlexandra ShippMiles HeizerLogan MillerJennifer Garner e Josh Duhamel.

THE HAPPY PRINCE - 13 Novembre 2018

THE HAPPY PRINCE - L'ULTIMO RITRATTO DI OSCAR WILDE
Martedì 13 Novembre 2018
Multisala Rivoli - Piazza Bra, 10 Verona
Ore 21:30
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Regia: 
Rupert Everett

Stati Uniti d'America, Italia, Belgio, Regno Unito. Anno 2018
1897 Oscar Wilde è appena uscito di prigione dopo aver scontato la condanna per omosessualità causata dalla sua storia con Alfred Douglas. Allontanato dalla moglie e dai figli, giunge a Dieppe, dove lo attendono i vecchi amici Reggie Turner e Robert Ross. Wilde assume l'identità fittizia di Sebastian Melmoth e cerca di ricostuire la sua vita: scrive infatti a sua moglie Constance Lloyd per cercare di riappacificarsi con lei, ma invano; inoltre la sua vera identità viene presto scoperta e diventa vittima di atti di omofobia, ai quali risponde con violenza, ricevendo poi severe ammonizioni. Lo scrittore scrive quindi a Bosie Douglas, il suo vecchio amante che lui non ha mai dimenticato, causando rabbia nel suo amico Robbie, segretamente innamorato di lui da sempre e non mai ricambiato. I due si reincontrano e d'istinto fuggono insieme a Napoli, dove abiteranno per qualche tempo in una casa a Posillipo. Qui i due sono liberi di amarsi e condurre la loro vita libertina, ma ben presto Lady Douglas, madre di Bosie, cessa di mandare a suo figlio i sussidi necessari a coprire le loro spese. Lady Douglas è disposta a concedere a Bosie la sua rendita e a dare un premio di 200 sterline a Oscar se i due amanti si separeranno. Nonostante la rabbia di Oscar, i due cedono e si separano. Poco dopo Constance muore per le complicazioni dovute a un'operazione chirurgica, e a Oscar viene negata la patria potestà dei due figli avuti con lei. Ormai incapace di scrivere, Oscar ripara a Parigi, dove vive di espedienti e dell'elemosina dei suoi vecchi sostenitori. Reincontra Reggie e Robbie e poco dopo ritrova Bosie, divenuto ricco in seguito alla morte di suo padre; il suo vecchio amante rifiuta con violenza di aiutarlo. Intanto lo scrittore comincia a manifestare strani sintomi che lui attribuisce a un avvelenamento da cozze, sospettando però si possa trattare di sifilide. L'uomo intanto conosce due fratelli accattoni con i quali condivide la miseria: il maggiore diventa suo favorito, mentre il minore desidera ascoltare la fiaba Il principe felice, che lo scrittore raccontava sempre ai figli. Oscar si aggrava e si rende necessaria un'operazione chirurgica per l'asportazione di un ascesso. Il precario stato fisico in cui si trova gli causa delle infezioni post-operatorie che in breve tempo lo conducono al coma. Con le sue ultime forze Oscar chiede un'estrema unzione cattolica, per poi morire attorniato dai pochi amici che gli sono rimasti. Al funerale Robbie contesta a Bosie di essere stato un ipocrita, perché piange la morte dell'uomo che l'aveva sempre amato e che lui aveva abbandonato senza dimostrare alcuna gratitudine. Bosie risponde che queste parole sono dettate dalla gelosia, e che solo lui sarà ricordato al fianco di Oscar Wilde, mentre Robbie sarà dimenticato. Alla fine del film, i titoli informano che Bosie morirà da solo e in povertà nel 1945, mentre Robbie, deceduto nel 1918, sarà sepolto nella stessa tomba di Oscar. Quest'ultimo sarà riabilitato solo nel 2017 assieme a tutte le altre persone ingiustamente condannate a causa della loro omosessualità.

GOD'S OWN COUNTRY - TERRA DI DIO - 6 Novembre 2018

GOD'S OWN COUNTRY - TERRA DI DIO
6 Novembre 2018

Martedì 6 Novembre 2018
Multisala Rivoli - Piazza Bra, 10 Verona
Ore 21:30
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Regia: 
Francis Lee UK 2017

Johnny Saxby è un venticinquenne che vive nello Yorkshire e lavora come allevatore di pecore. Ha sacrificato gli studi e un lavoro sicuro in città per gestire la fattoria di famiglia dopo che suo padre Martin è rimasto invalido. Johnny conduce una vita dura e piena di sacrifici, sfogandosi solamente con birre e sesso occasionale. Con l'avvicinarsi della stagione dell'agnellatura, il padre decide di assumere Georghe, un immigrato rumeno, per aiutare il figlio già provato dal duro lavoro. Inizialmente Johnny si dimostra restio nei confronti di Georghe, ma ben presto il nuovo arrivato si dimostra un valido aiuto e tra i due nasce un forte legame. Un sentimento che segna una svolta nella vita di Johnny.

MediOrizzonti 2018


MediOrizzonti
è la rassegna di cinema mediorientale a Verona organizzata dall’associazione culturale veronetta129. La selezione di film, documentari e cortometraggi hanno l’obbiettivo di andare oltre l’immaginario collettivo su Paesi troppo spesso stereotipati dai media. Per un cambio di prospettiva, per confrontarsi e dare visioni nuove e non scontate su alcuni dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. L’appuntamento con la quarta edizione di Mediorizzonti è al Cinema Nuovo di San Michele Extra a Verona, i lunedì di ottobre (ore 20.30 - Biglietto unico 5€): 8 > Wajib 15 > Kedi 22 > Mr. Gay Syria 39 > Rockabul

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Eventi collaterali di ottobre: 9 alle 19.30 > ACIS presenta Medina Azahara. La città splendente all'Osteria Ai Preti 21 alle 19.00 > Dj Babari & Domestic dome al Colorificio Kroen 25 alle 20.30 > Israele, tra mito e realtà a La Sobilla

La rassegna nel 2018 vede la collaborazione del Middle East Now di Firenze, l’Associazione culturale Italo-Spagnola ACIS, Colorificio Kroen, e del Circolo Pink, ARCI/Arcigay Pianeta Milk Verona, Tabulè e Prosmedia.

CONTATTI
info@veronetta129.it
0039 334 529 1538
FB: Veronetta Centoventinove
Gli spazi di veronetta129 sono siti a Veronetta,
n via Gaetano Trezza 64, 37129, VR

E' morto TAB HUNTER, il bellissimo attore, icona gay degli anni 50.

E' morto all'età di 87 anni Tab Hunter, icona gay degli anni 50 e gay lui stesso. A dare l’annuncio il suo compagno da trent’anni. Diventato popolare negli anni 50 e 60, confermò la propria omosessualità solo nella sua autobiografia, nel 2005.

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LA TERRA DI DIO (God's own country) a Mantova

Per la XVI Rassegna "Quasi Niente - i dettagli che contano" in occasione del MANTOVA PRIDE.
Al Cinema Ariston
Via Principe Amedeo, 20
Mantova

Martedì 12 Giugno 2018
Proiezione del film:
LA TERRA DI DIO (God's own country)
Anno 2017 UK - Regia di Francis Lee

Ore 21:15

Ottimo debutto alla regia cinematografica di un attore, Francis Lee, visto in diverse serie tv (Heartbeat, Casuality, L’ispettore Barnaby, ecc.). Primavera. Yorkshire, in Inghilterra. Johnny Saxby, è un 25enne allevatore di pecore che ha sacrificato il college e la possibilità di trovare un lavoro in città per portare avanti la fattoria di famiglia, Saxby & Sons, dove ora vive col padre inabile in seguito ad un ictus, Martin (Ian Hart), e la stoica nonna Deirdre (Gemma Jones). Johnny è segretamente omosessuale e si accontenta di qualche approccio clandestino in un luogo appartato, con penetrazione ma sempre senza baci. Dopo uno di questi incontri casuali gli viene chiesto di andare a bere una birra insieme, ma lui rifiuta inorridito. Johnny si trova ancora in quella fase in cui prevale la vergogna di se stesso, così continua nella sua vita frustrante e desolata, rifiutando anche l’amicizia dei vecchi compagni di scuola che tornano dall’università,…

Dal festival di Torino un film in ricordo di Xavier Jugelé

Dal festival di Torino un film in ricordo di Xavier Jugelé, il poliziotto trentasettettenne e attivista gay, ucciso durante un attacco rivendicato dall'ISIS a Parigi il 20 Aprile 2017. Pochi giorni dopo, il suo compagno, Etienne Cardiles, in un omaggio ufficiale che la nazione rende al caduto, pronuncia un discorso commovente quanto dignitoso, che fa il giro del mondo. Il film XAVIER del regista cagliaritano Giovanni Coda vuole essere un omaggio alla sua memoria.


Giovedì 20 aprile 2017, Parigi, Champs-Élysées. Xavier Jugelé – poliziotto trentasettenne, membro della Flag, l’associazione LGBT della gendarmeria francese – viene ucciso, unica vittima, da colpi di kalashnikov davanti a un istituto culturale turco, in un attacco rivendicato poi dall’ISIS. Pochi giorni dopo, il suo compagno, Etienne Cardiles, in un omaggio ufficiale che la nazione rende al caduto, pronuncia un discorso commovente quanto dignitoso, che fa il giro del mondo. È partito da quest’antefatto Giovanni Coda per Xavier, un cortometraggio umano e profondo, che sta conquistando consensi su consensi in numerosi festival esteri (cosa, peraltro, ormai usuale per i film del regista cagliaritano).

Queer Vision 6 - Comunicato Stampa

COMUNICATO STAMPA
 
Queer Vision - sesta edizione

Per quattro martedì, con quattro nuove proiezioni, il 27 marzo torna per la sesta edizione QUEER VISION, la rassegna dedicata al cinema LGBT*, organizzata dal Circolo PIANETA MILK grazie al supporto della Multisala Rivoli.

Curata dal circolo Pianeta Milk e organizzata grazie al supporto di uno dei principali cinema cittadini, la centralissima Multisala Rivoli (Piazza Brà 10), martedì 27 marzo inizia “Queer Vision”, l’unica rassegna veronese dedicata al cinema a tematica lgbt* (lesbo, gay, bisex, trans, queer, intersex), giunta alla sua sesta edizione.
Il circolo Pianeta Milk ha scelto, per quest’edizione, quattro titoli che rappresentano un campione di quella diversità di cui è da tempo portavoce, anche e soprattutto a fronte dei molti atteggiamenti etero-normativi volti ad oscurare le identità minoritarie e che a Verona e provincia sono da tempo all’ordine del giorno: dalla censura operata alla Biblioteca Vivente nel corso del Tocatì dell’estate scorsa alla delibera di dicembre del Comune di Cerea, che impone di negare il patrocinio del comune alle associazioni e agli enti che, secondo un non chiaro metodo di valutazione, saranno ritenuti promotori della cosiddetta “Ideologia del Gender”.

Il primo film in programma Martedì 27 marzo è “Chiamami con il tuo nome” di Luca Guadagnino (2017), tratto dall’omonimo romanzo di André Aciman e vincitore del premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.  Il film, presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel gennaio 2017 e uscito in Italia solo nel 2018, racconta la storia d’amore tra il diciassettenne Elio e lo studente americano Oliver, in una ricostruzione elegante e malinconica di una calda estate dei primi Anni 80. 

Martedì 3 aprile si prosegue con “Una donna fantastica” di Sebastián Lelio (Cile 2017), Oscar al miglior film in lingua straniera 2018, assegnato per la prima volta ad un film cileno. Nel film, Daniela Vega, prima attrice transgender ad aver partecipato alla presentazione della notte degli Oscar, interpreta Marina, una giovane cameriera che, dopo la morte di Orlando, un uomo molto più anziano di lei con il quale aveva una relazione, deve lottare per vedersi riconosciuto il diritto ad essere se stessa.

Ne “Il padre d’Italia” di Fabio Mollo (Italia 2017), in programma martedì 10 aprile, si parla di genitorialità e dei suoi significati, attraverso la storia di Paolo, interpretato da Luca Marinelli, omosessuale trentenne e introverso, cresciuto senza genitori, e di Mia (Isabella Ragonese), una ragazza un po’ sbandata e al sesto mese di gravidanza. Paolo accompagnerà Mia, cadutagli letteralmente addosso in una discoteca, in giro per l’Italia di oggi per trovare un luogo e qualcuno che l’accolga, dando vita ad un road movie nel quale i due protagonisti viaggiano alla ricerca delle rispettive identità.

La rassegna si chiude il 17 aprile con “Libere disobbedienti innamorate”, opera prima della regista palestinese Maysaloun Hamud (Israele 2016), che, in maniera pop e senza inibizioni ci mostra un Medio Oriente diviso fra laicità e fardello delle più oscurantiste tradizioni religiose e patriarcali. Al centro della pellicola c’è la storia di tre ragazze arabe: Laila, avvocatessa; Salma, a cui la famiglia cerca di appioppare  tutti i costi un marito nonostante lei ami le donne; e Nour, studentessa di informatica che porta il velo e proveniente da una famiglia fondamentalista. 

Nessuna delle quattro pellicole proposte vuole essere un mero manifesto ideologico in difesa dei diritti civili: sono film ben più complessi, che, attraverso gli occhi e le storie di componenti della numerosa e multiforme comunità LGBT*, raccontano di un’umanità varia, parlano di bisogni, paure e desideri universali. 
Le proiezioni si terranno presso la Multisala Rivoli, con inizio alle ore 21.30 e saranno precedute, come di consueto, da una breve presentazione a cura del circolo. Inoltre, per ogni appuntamento, è prevista anche la presenza di un ospite diverso che introdurrà la tematica specifica del film. In occasione del primo film, grazie all’iniziativa “La Regione del Veneto per il cinema di qualità”, l’ingresso in sala avrà il prezzo ridotto di 3 €. 

Il circolo Pianeta Milk Arci/Arcigay Verona

"Puoi baciare lo sposo" a Verona

Esce oggi nelle sale italiane
PUOI BACIARE LO SPOSO


A Verona e provincia

UCI CINEMAS
San Giovanni Lupatoto (VR)
Orari proiezioni: 17:00 - 20:00 - 22:30

THE SPACE CINEMA
Centro Commerciale La Grande Mela
Sona (VR)

Orari proiezioni: 19:45 - 22:10

CINECENTRUM 
Legnago (VR)

Orari proiezioni: 20:10 - 22:10

Regia di Alessandro Genovesi.
Con Diego Abatantuono, Monica Guerritore, Salvatore Esposito, Cristiano Caccamo, Dino Abbrescia...
Genere Commedia
Produzione Italia, 2018.
Durata 90 minuti circa.
Da giovedì 1 marzo 2018 al cinema e in programmazione in 330 sale cinematografiche. 


Una commedia che punta l'indice su stereotipi e pregiudizi che ancora ostacolano la compiuta attuazione delle unioni civili in Italia. Antonio vive a Berlino dove condivide un appartamento con Benedetta, una ragazza ricca e svampita, e con Paolo, il ragazzo di cui si è innamorato a prima vista. Quando Antonio chiede a Paolo di sposarlo, lui pone una condizione: quella di essere presentato ai futuri suoceri in Italia. Antonio esita perché non ha mai rivelato la sua omosessualità a padre e madre, ma infine cede, e parte per Civita di Bagnoregio, il paesino dove è cresciuto e di cui suo padre è sindaco. A lui, oltre a Paolo, si aggregano Benedetta e Donato, un nuovo inquilino cinquantenne che è stato lasciato dalla moglie per via della sua preferenza per gli abiti da donna (da indossare personalmente, si intende). Peccato che Roberto, il padre di Antonio, nonostante le posizioni politiche "liberal" sia decisamente contrario a celebrare un matrimonio gay che vede coprotagonista il figlio. Sua moglie Anna, invece, si dichiarerà a favore e intraprenderà una campagna contro il marito "omofobo".

Trailer ufficiale:

CHIAMAMI CON IL TUO NOME a Verona al Cinema Diamante

CHIAMAMI CON IL TUO NOME 
(Call Me by Your Name) Luca Guadagnino, Italia / Francia / USA / Brasile 2017, 132' 

A Verona al Cinema DIAMANTE

A partire da venerdì 26 gennaio 

Call Me by Your Name è un racconto sensuale e trascendente sul primo amore, basato sull'omonimo famoso romanzo di André Aciman, che ne ha scritto la sceneggiatura assieme a Luca Guadagnino, James Ivory e Walter Fasano. 


È l'estate del 1983 nel nord Italia ed Elio Perlman (Timothée Chalamet), precoce diciassettenne americano, vive nella villa del XVII° secolo di famiglia passando il tempo a trascrivere e suonare musica classica, leggere, e flirtare con la sua amica Marzia (Esther Garrel). Un giorno alla villa arriva Oliver (Armie Hammer) un affascinante studente americano di 24 anni, che il padre

di Elio ospita per aiutarlo a completare la sua tesi di dottorato. In un ambiente splendido e soleggiato, Elio e Oliver scoprono la bellezza della nascita del desiderio, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite. Call Me by Your Name ha quattro nomination ai BAFTA Awards tra cui Miglior Film, Miglior Regista, Miglior Attore Protagonista (Timothée Chalamet) e Miglior Sceneggiatura non originale (James Ivory). Timothée Chalamet nominato anche come Miglior Stella Emergente, unica categoria votata dal pubblico. Nominato a tre Golden Globes e per sei volte agli Independent Spirit Awards, il film è stato premiato come Miglior Film ai Gotham Awards. I premi, assegnati a New York, hanno visto trionfare anche Timothée Chalamet come Miglior Attore Emergente nel ruolo di Elio, che è valso a Chalamet anche il premio come Miglior Attore ai New York Film Critics Circle Awards e il titolo di Scoperta dell’anno della National Board of Review, che lo ha inserito tra i migliori dieci film del 2017.


"Chiamami col tuo nome" ottiene quattro candidature agli Oscar 2018
Annunciate le candidature agli Oscar 2018. “Chiamami col tuo nome” ottiene quattro nominations: Miglior film (dove sono in gara ben 9 titoli), Miglior attore protagonista (Timothée Chalamet), Miglior canzone (“Mystery of Love” di Sufjan Stevens), Miglior sceneggiatura non originale (James Ivory). “La forma dell’acqua” ha il maggior numero di nominations, ben 13 (arrivando quasi al record di 14 candidature ottenute finora solo da LaLa Land, Titanic ed Eva contro Eva), tra le quali anche quella a Richard Jenkins che

interpreta un omosessuale amico della protagonista. Tra le cinque candidature per il miglior film straniero troviamo “Una donna fantastica“, bellissima storia transgender da noi passata con poco successo. “La Bella e la Bestia“, primo film Disney a presentare personaggi gay, ottiene la candidatura per i migliori costumi e la migliore scenografia. Era dal 1999 che nessun film italiano veniva candidato come miglior film (allora fu “La vita è bella” di Benigni che però vinse come miglior film straniero) “Chiamami col tuo nome” è il miglior film dell’anno per il regista californiano Paul Thomas Anderson (autore sei volte candidato agli Oscar, premiato al Festival di Cannes e alla Mostra di Venezia). Il film esce questo giovedì nelle sale italiane. Uscito negli Stati Uniti il 24 novembre in quattro sale con un incasso medio per sala da record, il film sta vivendo da protagonista la stagione dei premi. Nominato a tre Golden Globes, per sei volte agli Independent Spirit Awards e quattro volte ai BAFTA awards, il film è stato premiato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI e come Miglior Film ai Gotham Awards. I premi, assegnati a New York, hanno visto trionfare anche Timothée Chalamet come Miglior Attore Emergente per il ruolo di Elio. Performance che è valsa a Chalamet anche il premio come Miglior Attore ai New York Film Critics Circle Awards e il titolo di Scoperta dell’anno della National Board of Review che ha inserito il film tra i migliori dieci dell’anno. Anche la Los Angeles Film Critics Association ha voluto celebrare il film con tre riconoscimenti tra cui Miglior Film, Miglior Regia e Miglior Attore Protagonista per Chalamet. Il film ha inoltre ricevuto il premio come Miglior Sceneggiatura non originale ai Critics’ Choice Awards. Pedro Almodovar ha definito Chiamami col tuo nome il miglior film dell’anno in occasione dell’annuale sondaggio indetto dal sito Otros Cines Europa che include i pareri dei maggiori cineasti. Almodovar ha inoltre definito Timothée Chalamet “la più grande rivelazione dell’anno”. I vincitori degli Oscar saranno proclamati il 4 marzo 2018.

Ricordo di Sergej Michajlovič Ėjzenštejn

Il 22 gennaio 1898 (120 anni fa) a Riga in Lettonia nasceva Sergej Michajlovič Ėjzenštejn (Сергей Михайлович Эйзенштейн). Fu un registasceneggiatoremontatorescrittoreproduttore cinematografico e scenografo sovietico, ritenuto tra i più influenti della storia del cinema per via dei suoi lavori rivoluzionari per l'uso innovativo del montaggio e la composizione formale dell'immagine. Ha diretto capolavori della storia del cinema come La corazzata PotëmkinAleksandr NevskijLampi sul Messico e Ottobre. Nonostante fu sposato due volte non faceva mistero della sua omosessualità, che fu ricordata anche in diversi articoli e film come quello famoso e discusso di Peter Greenaway "Eisenstein in Messico - o in Guajanato"

I diari di Sergei Eisenstein, genio e omosessualità - Queerblog 14.12.2012

Eisenstein in Messico: Mymovies, Wikipedia, Cinemagay, Queer Vision II edizione

Entre Os Homens De Bem

di CCavechini CJBarroso


DURATA: 1h 46m
REGIA: Caio Cavechini Carlos Juliano Barros
PAESE: Brasile - 2016


Nell'ambito di MONDOVISIONI - I documentari di Internazionale
a Verona

Lunedì 11 Dicembre
ore 21
Cinema Teatro Nuovo San Michele
Via Vincenzo Monti, 7c
Verona (San Michele Extra)

Jean Wyllys è un corpo estraneo in un Congresso brasiliano di tendenze sempre più conservatrici. Lo accompagniamo durante tre anni di instancabile attività come portavoce della causa LGBT, che ne hanno fatto il protagonista di discussioni politiche che superano i confini della capitale Brasilia e investono l’opinione pubblica e i social network. Oltre a tracciare il profilo di un deputato e personaggio singolare, Entre os homens de bem è una sconvolgente introduzione all’attuale crisi e polarizzazione della politica brasiliana, sempre più segnata dall’influenza dei movimenti religiosi evangelici, di cui fanno parte alcuni dei politici più attivi nell’impeachment della presidente Dilma Rousseff.

Proiezione in lingua originale (portoghese) con sottotitoli italiani
Festival: Rio, Sao Paulo, Mix Brasil
Web: www.facebook.com/entreoshomensdebe

Ingresso Intero euro 6,00
Ingresso Ridotto euro 4,50 (over 60, tesserati cineforum, soci circolo del Cinema Verona e disabili)

Pianeta Milk Verona sarà presente con un banchetto informativo, con un intervento e al dibattito che ne seguirà.


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