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Libere, disobbedienti, innamorate - Queervision6 - 17 Aprile 2018

MARIELLE FRANCO VIVE E LOTTA CON NOI!
Quest'ultimo film della sesta edizione di QUEERVISION vogliamo dedicarlo a MARIELLE FRANCO una grande donna, attivista a 360°, che lottava per i diritti delle persone Lgbti, per quelli delle donne, per quelli dei più poveri nelle favelas, consigliera comunale e antifascista. Era decisamente una figura scomoda per sfruttatori, malavitosi, ambienti di estrema destra e forze di polizia colluse. La sera del 14 marzo 2018 è stata assasinata, si dice restando coinvolta in una sparatoria, ma secondo molti testimoni è stata una vera e propria esecuzione.




Libere, disobbedienti, innamorate
Titolo originale: Bar Bahr

Regia: Maysaloun Hamoud
Anno 2016 
Israele, Francia

Martedì 17 Aprile 2018
Multisala Rivoli - Verona
Ore 21:30 - Biglietto: Euro 8,00


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C’è un nuovo fermento, tutto al femminile, nel cinema che arriva dall’Africa e dal Medio Oriente, dove la donna cerca indipendenza e libertà a dispetto di tradizioni opprimenti e maschiliste.

Il padre d'Italia - Queervision6 - 10 Aprile 2018

Il padre d'Italia
Titolo originale: Il padre d'Italia

Regia: Fabio Mollo
Anno 2017 
Italia

Martedì 10 Aprile 2018
Multisala Rivoli - Verona
Ore 21:30 - Biglietto: Euro 


Prima della proiezione ci sarà un intervento 
di Lisa Perlini dell'associazione FAMIGLIE ARCOBALENO del Veneto.

«Il momento in cui tu ami un bambino e te ne vuoi prendere cura non può essere contro natura, è qualcosa che parte da te», riflette il regista. «Anche il momento in cui capisci che non vuoi diventare genitore è un istinto naturale. E ovviamente nel film ho voluto ragionare in termini molto intimi. Mi piace pensare a Il padre d’Italia come a una celebrazione della vita e dell’amore incondizionato che c’è nella vita. Un amore che non fa sentire contro natura, che non ha etichette, non ha ruoli, è universale». 

Quello di Fabio Mollo è un film sorprendente sul bisogno di paternità. Un istinto naturale, che non può essere contro natura. Neanche per un orfano, gay, solo. Neanche in Italia Maurizio Ermisino Paolo è un trentenne. È omosessuale. Ha una relazione importante alle spalle, non ancora risolta. Mia è una sua coetanea, libera, indipendente, senza freni, irrisolta. E incinta. Si incontrano in un locale, dove lei sviene e lui la soccorre. Inizia così Il padre d’Italia, il sorprendente film di Fabio Mollo, nelle sale dal 9 marzo. E continua in un viaggio verso i contatti, gli affetti e le radici di Mia (Isabella Ragonese) attraverso l’Italia, da nord a sud, da Torino alla Calabria, dove nulla sarà scontato. «Queste cose sono due tabù: una donna che non sente l’istinto materno, un uomo che sente l’istinto paterno, ma pensa di essere contro natura perché omosessuale» Tra i due accade qualcosa, ma non è la solita attrazione tra uomo e donna. Non può esserlo, vista l’inclinazione di Paolo (Luca Marinelli). È più un bisogno da parte di lui di farsi carico di qualcosa. Un istinto naturale, quello di un uomo che a una certa età sente il bisogno di prendersi cura di qualcuno.

Una donna fantastica - Queervision6 - 3 Aprile 2018

Una donna fantastica
Titolo originale: 
Una mujer fantástica
Regia: Sebastián Lelio
Anno 2017 
Cile, Spagna, Germania, Stati Uniti d’America

Martedì 3 Aprile 2018
Multisala Rivoli - Verona
Ore 21:30 - Biglietto: Euro 


Il cileno Sebastian Lelio prosegue dopo il premiato Gloria la sua esplorazione della dignità e dell’orgoglio femminili con un nuovo film, anch’esso premiato (quest’anno) al festival di Berlino, e un nuovo forse un po’ meno indimenticabile ma altrettanto ben inciso personaggio. Quello di Marina in Una donna fantastica. Accompagnata con reciproca passione a un uomo di età molto più avanzata della sua, solo dopo l’irreparabile che d’improvviso accade a lui ci si rivela con uno scarto narrativo portatrice di una natura sessuale più complessa e contraddittoria di quanto sembrava. Con le ricadute che ciò comporta nelle relazioni con la famiglia di Orlando, il suo uomo, che aveva per lei, per amore di Marina, sconvolto convenzioni e consuetudini. Coprodotto dal regista cileno Pablo Larrain, con il cui formidabile stile Lelio condivide solo in parte l’asciutta crudezza. Qui la sua mano si rivela più incerta nell’alternare l’impianto realistico del suo fiero ritratto femminile a divagazioni gratuitamente estetizzanti.

Queer Vision 6 - Sesta edizione. A Verona dal 27 Marzo al 17 Aprile 2018


VERONA 27 MARZO - 17 APRILE 2018 - MULTISALA RIVOLI

Con quattro nuove proiezioni, arriva la sesta edizione della rassegna dedicata al cinema LGBT, organizzata dal Pianeta Milk Verona Lgbt* Center grazie al supporto del Multisala Rivoli.


Martedì 27 marzo, al Multisala Rivoli di Piazza Brà alle 21.00, riprende l'appuntamento primaverile di “Queer Vision”, l'unica rassegna veronese dedicata a film, cortometraggi e documentari a tematica lgbtqi (ovvero lesbo, gay, bisex, trans), giunta alla sua sesta edizione.

Il circolo Pianeta Milk ha scelto, per quest'edizione, quattro titoli che rappresentano un campione di quella diversità di cui è da sempre promotore e portavoce, anche a fronte di atteggiamenti etero-normativi volti ad oscurare le identità minoritarie.

Il primo film in programma martedì 27 Marzo
è “CHIAMAMI COL TUO NOME” di Luca Guadagnino (2017).Call Me by Your Name è un racconto sensuale e trascendente sul primo amore, basato sull'omonimo famoso romanzo di André Aciman, che ne ha scritto la sceneggiatura assieme a Luca Guadagnino, James Ivory e Walter Fasano. Nominato a tre Golden Globes e per sei volte agli Independent Spirit Awards, il film è stato premiato come Miglior Film ai Gotham Awards. I premi, assegnati a New York, hanno visto trionfare anche Timothée Chalamet come Miglior Attore Emergente nel ruolo di Elio, che è valso a Chalamet anche il premio come Miglior Attore ai New York Film Critics Circle Awards e il titolo di Scoperta dell’anno della National Board of Review, che lo ha inserito tra i migliori dieci film del 2017:: Vedi dettaglio::


Si prosegue martedì 3 aprile con “UNA DONNA FANTASTICA” di Sebastian Lelio (2017), Il cileno Sebastian Lelio prosegue dopo il premiato Gloria la sua esplorazione della dignità e dell’orgoglio femminili con un nuovo film, anch’esso premiato (quest’anno) al festival di Berlino, e un nuovo forse un po’ meno indimenticabile ma altrettanto ben inciso personaggio. Quello di Marina in Una donna fantastica.






Terzo appuntamento martedì 10 aprile con “IL PADRE D'ITALIA” di Fabio Mollo (2017).Quello di Fabio Mollo è un film sorprendente sul bisogno di paternità. Un istinto naturale, che non può essere contro natura. Neanche per un orfano, gay, solo. Neanche in Italia Maurizio Ermisino Paolo è un trentenne. È omosessuale. Ha una relazione importante alle spalle, non ancora risolta. Mia è una sua coetanea, libera, indipendente, senza freni, irrisolta. E incinta... 





La rassegna si chiuderà martedì 17 aprile con “LIBERE, DISOBBEDIENTI, INNAMORATE” di Maysaloun Hamoud (2016). Il film dell’esordiente 35enne Maysaloun Hamoud, nata a Budapest ma cresciuta in un villaggio a nord di Israele: anche qui tre donne, diversamente oppresse, ingiustamente sottomesse in un mondo dove i maschi hanno i loro privilegi tenuti ben saldi, e le donne sono un gradino più sotto, non vengono praticamente considerate se non madri o mogli devote, e professionalmente, spesso, non esistono. Sono arabe ma vivono a Tel Aviv. Ecco la passionale dj lesbica Salma (Sana Jammelieh), appariscente, tatuaggi e piercing che gridano un’identità precisa, vittima dei genitori pervicacemente e ciecamente devoti alla tradizione, per cui una figlia omosessuale è molto peggio di una vergogna, una sacrilega, una criminale. Ma non se la passano meglio neanche l’avvocatessa emancipata Laila (Mouna Hawa) che convive con Salma, isolata dai maschi proprio perché non riflette il modello intoccabile di donna tradizionalmente sottomessa, e neppure la studentessa modello d’informatica Nour (Shaden Kanboura), che va a vivere con loro, costretta a subire la peggiore sopraffazione maschilista immaginabile. 

Le proiezioni presso la Multisala Rivoli sono previste per le ore 21:30

Rassegna stampa:
Articolo su L'Arena online del 22 marzo 2018

Articolo su CINEMAGAY.IT - 23 marzo 2018

Queer Vision 6 - Comunicato Stampa

COMUNICATO STAMPA
 
Queer Vision - sesta edizione

Per quattro martedì, con quattro nuove proiezioni, il 27 marzo torna per la sesta edizione QUEER VISION, la rassegna dedicata al cinema LGBT*, organizzata dal Circolo PIANETA MILK grazie al supporto della Multisala Rivoli.

Curata dal circolo Pianeta Milk e organizzata grazie al supporto di uno dei principali cinema cittadini, la centralissima Multisala Rivoli (Piazza Brà 10), martedì 27 marzo inizia “Queer Vision”, l’unica rassegna veronese dedicata al cinema a tematica lgbt* (lesbo, gay, bisex, trans, queer, intersex), giunta alla sua sesta edizione.
Il circolo Pianeta Milk ha scelto, per quest’edizione, quattro titoli che rappresentano un campione di quella diversità di cui è da tempo portavoce, anche e soprattutto a fronte dei molti atteggiamenti etero-normativi volti ad oscurare le identità minoritarie e che a Verona e provincia sono da tempo all’ordine del giorno: dalla censura operata alla Biblioteca Vivente nel corso del Tocatì dell’estate scorsa alla delibera di dicembre del Comune di Cerea, che impone di negare il patrocinio del comune alle associazioni e agli enti che, secondo un non chiaro metodo di valutazione, saranno ritenuti promotori della cosiddetta “Ideologia del Gender”.

Il primo film in programma Martedì 27 marzo è “Chiamami con il tuo nome” di Luca Guadagnino (2017), tratto dall’omonimo romanzo di André Aciman e vincitore del premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.  Il film, presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel gennaio 2017 e uscito in Italia solo nel 2018, racconta la storia d’amore tra il diciassettenne Elio e lo studente americano Oliver, in una ricostruzione elegante e malinconica di una calda estate dei primi Anni 80. 

Martedì 3 aprile si prosegue con “Una donna fantastica” di Sebastián Lelio (Cile 2017), Oscar al miglior film in lingua straniera 2018, assegnato per la prima volta ad un film cileno. Nel film, Daniela Vega, prima attrice transgender ad aver partecipato alla presentazione della notte degli Oscar, interpreta Marina, una giovane cameriera che, dopo la morte di Orlando, un uomo molto più anziano di lei con il quale aveva una relazione, deve lottare per vedersi riconosciuto il diritto ad essere se stessa.

Ne “Il padre d’Italia” di Fabio Mollo (Italia 2017), in programma martedì 10 aprile, si parla di genitorialità e dei suoi significati, attraverso la storia di Paolo, interpretato da Luca Marinelli, omosessuale trentenne e introverso, cresciuto senza genitori, e di Mia (Isabella Ragonese), una ragazza un po’ sbandata e al sesto mese di gravidanza. Paolo accompagnerà Mia, cadutagli letteralmente addosso in una discoteca, in giro per l’Italia di oggi per trovare un luogo e qualcuno che l’accolga, dando vita ad un road movie nel quale i due protagonisti viaggiano alla ricerca delle rispettive identità.

La rassegna si chiude il 17 aprile con “Libere disobbedienti innamorate”, opera prima della regista palestinese Maysaloun Hamud (Israele 2016), che, in maniera pop e senza inibizioni ci mostra un Medio Oriente diviso fra laicità e fardello delle più oscurantiste tradizioni religiose e patriarcali. Al centro della pellicola c’è la storia di tre ragazze arabe: Laila, avvocatessa; Salma, a cui la famiglia cerca di appioppare  tutti i costi un marito nonostante lei ami le donne; e Nour, studentessa di informatica che porta il velo e proveniente da una famiglia fondamentalista. 

Nessuna delle quattro pellicole proposte vuole essere un mero manifesto ideologico in difesa dei diritti civili: sono film ben più complessi, che, attraverso gli occhi e le storie di componenti della numerosa e multiforme comunità LGBT*, raccontano di un’umanità varia, parlano di bisogni, paure e desideri universali. 
Le proiezioni si terranno presso la Multisala Rivoli, con inizio alle ore 21.30 e saranno precedute, come di consueto, da una breve presentazione a cura del circolo. Inoltre, per ogni appuntamento, è prevista anche la presenza di un ospite diverso che introdurrà la tematica specifica del film. In occasione del primo film, grazie all’iniziativa “La Regione del Veneto per il cinema di qualità”, l’ingresso in sala avrà il prezzo ridotto di 3 €. 

Il circolo Pianeta Milk Arci/Arcigay Verona

Chiamami col tuo nome - Queervision6 - 27 Marzo 2018

Chiamami col tuo nome
Titolo originale: Cal me by your name

Regia: Luca Guadagnino
Anno 2017 
Italia, Francia, Brasile, Stati Uniti d’America

Martedì 27 Marzo 2018
Multisala Rivoli - Verona
Ore 21:30 - Biglietto: Euro 3,00


Call Me by Your Name è un racconto sensuale e trascendente sul primo amore, basato sull'omonimo famoso romanzo di André Aciman, che ne ha scritto la sceneggiatura assieme a Luca Guadagnino, James Ivory e Walter Fasano. È l'estate del 1983 nel nord Italia ed Elio Perlman (Timothée Chalamet), precoce diciassettenne americano, vive nella villa del XVII° secolo di famiglia passando il tempo a trascrivere e suonare musica classica, leggere, e flirtare con la sua amica Marzia (Esther Garrel). Un giorno alla villa arriva Oliver (Armie Hammer) un affascinante studente americano di 24 anni, che il padre di Elio ospita per aiutarlo a completare la sua tesi di dottorato. In un ambiente splendido e soleggiato, Elio e Oliver scoprono la bellezza della nascita del desiderio, nel corso di un’estate che cambierà per sempre le loro vite. Call Me by Your Name ha quattro nomination ai BAFTA Awards tra cui Miglior Film, Miglior Regista, Miglior Attore Protagonista (Timothée Chalamet) e Miglior Sceneggiatura non originale (James Ivory). Timothée Chalamet nominato anche come Miglior Stella Emergente, unica categoria votata dal pubblico. Nominato a tre Golden Globes e per sei volte agli Independent Spirit Awards, il film è stato premiato come Miglior Film ai Gotham Awards. I premi, assegnati a New York, hanno visto trionfare anche Timothée Chalamet come Miglior Attore Emergente nel ruolo di Elio, che è valso a Chalamet anche il premio come Miglior Attore ai New York Film Critics Circle Awards e il titolo di Scoperta dell’anno della National Board of Review, che lo ha inserito tra i migliori dieci film del 2017.