La Papessa, un attuale dibattito QUEER

Millenni di storia scritta dagli uomini (intesi come maschi), che hanno comandato e continuano a comandare. Re, sacerdoti, guerrieri, e poi capitalisti, banchieri, uomini di cultura, ecc.ecc. Il potere e la conoscenza tramandati ai soli maschi per secoli, e le donne escluse, soprattutto a partire dall'era cristiana. Negli ultimi anni un certo cinema, spesso indipendente, ha voluto rendere omaggio alle donne dimenticate dalla storia, a figure realmente esistite, o immaginarie che sarebbero potute esistere, che hanno voluto mettersi in gioco e dire no a questo potere. Ricordiamo la figura di Ipazia, la scienziata alessandrina, che nel V secolo dopo cristo, alla fine dell'Impero Romano fu trucidata dai fanatici Cristiani del Vescovo Cirillo (Santo ufficiale della Chiesa). Ipazia non volle convertirsi al cristianesimo, come furono invece costretti a fare molti suoi concittadini, ma soprattutto non volle sottomettersi ad un potere che la voleva essere inferiore e sottomessa al maschio. Qualche anno fa, in Germania, all'uscita nelle sale del film "La Papessa" 2009 di Sönke Wortmann, ci fu un acceso dibattito sulla figura "Queer" di Johanna, che si finge uomo, travestendosi da monaco, semplicemente per poter studiare, in un periodo in cui alle donne è negato e che poi nella finzione cinematografica, finisce sul sommo soglio pontificio. Un film intenso, pieno di colpi di scena e spunti che ci farà riflettere. Oggi più che mai attuale nell'ambito del dibattito sui "Gender Studies" e sulle "Queer Teories", teorie e studi che tanto preoccupano Santa Madre Chiesa e scatenato gruppi e associazioni di integralisti cattolici in manifestazioni omofobiche isteriche ed intolleranti, con lo stesso fervore dei "parabolani" di Cirillo che trucidarono Ipazia.

Zeno Menegazzi

"La Papessa" 
di Sönke WortmannGermania/UK/Italia/Spagna - 2009

Venerdì 15 ovembre 2013 - al Milk Center Verona - Via Antonio Nichesola, 9 - Verona (San Michele Extra) Ore 20 Aperitivo - Ore 21 Proiezione - segue dibattito