HIGH ART - Mercoledì 15 Dicembre - Milk Center

A New York, in un ambiente in cui l'arte può essere una droga e drogarsi può diventare un'arte, l'incontro casuale tra due donne provoca cambiamenti radicali nelle loro vite. Syd, fresca di laurea, cerca di farsi strada nel mondo dell'editoria fotografica; Lucy, un'ex-enfant prodige della fotografia fuggita anni prima a Berlino per non soccombere alle pressioni del mercato dell'arte, è ora tornata a New York con Greta, ex-attrice preferita di Fassbinder divenuta un affascinante relitto in perenne transito tra lucidità e incoscienza. Un'opera prima vincitrice del premio della giuria al Festival del Cinema Americano di Deauville e del premio per la sceneggiatura Waldo Salt al Sundance Film Festival. Con le splendide Ally Sheedy (The Breakfast Club , St.Elmo's Fire ) e Radha Mitchell (Amore e altre catastrofi), e contributi artistici, tra gli altri, di Nan Goldin e David Wojnarowicz.

Dalle ore 21

Al Milk Center - Via Nichesola, 9, Verona
(quartiere san Michele extra, vicino a piazza del popolo)
Entrata con tessera Arcigay o Arcilesbica
Euro 5 con consumazione*
Per Info: 346.9790553
*l’incasso servirà per pagare le spese e sostenere le attività e le iniziative del Milk Center

Domenica 5 Dicembre ore 19.30 aperitivo al Milk con proiezione "the Universe of Keith Haring" alle ore 21.00


Domenica 5 Dicembre 2010, durante la serata di aperitivo che inizia dalle ore 19.30..
alle ore 21.00 sarà proiettato il documentario "The Universe of Keith Haring"...

"The Universe Of Keith Haring" racconta, attraverso le sue stesse parole e quelle di familiari e amici, la vita del grande pittore degli Anni '80 e il contesto socio-culturale in cui è vissuto. Keith Haring nasce il 4 maggio 1958 a Kutztown, in Pennsylvania. Comincia a disegnare fumetti all'età di quattro anni sostenuto dal padre, così si iscrive al corso di Commercial Arts di Pittsbourgh, dove stringe le prime amicizie e comincia ad eseguire i primi lavori. Dopo due anni di corso si è già fatto un nome e decide dunque di smettere di studiare per fare l'artista a New York. Keith Haring sapeva prima disegnare e poi parlare. Disegnava su ogni supporto utile, dalle lavagne vuote in metropolitana ai vagoni della metropolitana, dai muri a vasi e riproduzioni di sculture. Cominciava a circondarsi di personalità importanti, fra cui David LaChapelle, Yoko Ono, Madonna ("Party Of Life" è stata composta per il compleanno del pittore), Andy Warhol... A differenza di quest'ultimo che prendeva le cose di uso comune e le rendeva arte, Keith Haring aspirava a fare l'opposto: voleva che l'arte fosse comune, che fosse alla portata di tutti. Per questo disegnava per strada, anche col rischio di beccarsi una multa, perchè pensava "se la gente non viene al museo, allora io porto il museo alla gente". Era geniale. "The Universe Of Keith Haring" indaga poi il suo scoprirsi omosessuale, il suo accettarsi, l'apparente accettazione della famiglia e ovviamente i suoi amori e la sua malattia… segue sotto (G.B.)


La serata non presenta costi di ingresso.

Mercoledì 24 Novembre ore 21.00 film "Il Vizietto" al Milk Center

L'italiano Renato Baldi vive da vent'anni con il francese Albin, detto Zazà, insieme al quale gestisce, a Saint Tropez, un "night" per travestiti, "La Cage aux Folles". I due, che non nascondono la loro omosessualità, vivono come marito e moglie. Nel passato dell'italiano, però, c'è stata una brevissima avventura etero-sessuale, dalla quale gli è nato un figlio, Laurent. Un bel giorno, il giovane annuncia al padre e a Zazà - che in quel vent'anni gli ha fatto da madre - l'intenzione di sposare Adrienne, figlia di un importante uomo politico, esponente di un partito che si propone di difendere a tutti i costi l'ordine morale. L'annuncio di Laurent, che da Adrienne è stato presentato ai suoi come figlio di un diplomatico, getta lo scompiglio in Renato e Zazà, costretti a spacciarsi - il giorno in cui i genitori di Adrienne vengono a conoscere i futuri suoceri della figlia - per quel che non sono. La verità verrà egualmente a galla, ma costretto egli stesso a travestirsi da donna per sfuggire ai giornalisti, il padre della ragazza non potrà impedire le sue nozze con Laurent.


Al Milk Center - Via Nichesola, 9, Verona
(quartiere san Michele extra, vicino a piazza del popolo)
Entrata con tessera Arcigay o Arcilesbica
Euro 5 con consumazione*
Per Info: 346.9790553
*l’incasso servirà per pagare le spese e sostenere le attività e le iniziative del Milk Center


Mercoledì 10 novembre ore 21. Film "Viola di Mare" al Milk Center

Un film di Donatella Maiorca. Con Valeria Solarino, Isabella Ragonese, Ennio Fantastichini, Giselda Volodi, Maria Grazia Cucinotta. Marco Foschi, Alessio Vassallo, Lucrezia Lante Della Rovere, Corrado Fortuna, Aurora Quattrocchi, Ester Cucinotti
Drammatico, Ratings: Kids+16, durata 105 min. - Italia 2009.
L'amore e la passione tra due donne in una Sicilia spigolosa
Stefano Cocci
Video: http://www.mymovies.it/film/2009/violadimare/trailer
http://www.mymovies.it/film/2009/violadimare/trailer/

Un'isola intorno alla Sicilia, seconda metà dell'800. Gela e Sara crescono insieme ma le loro infanzie sono difficili: la prima subisce i soprusi di un genitore violento; la seconda perde il padre in guerra, mentre la guerra la strapperà all'amica e alla sua terra. Al suo ritorno, Angela si innamora di Sara e inizia il suo ostinato corteggiamento, da cui nascerà una relazione che, con il suo sviluppo inusuale, intaccherà riti millenari.
Viola di mare è il secondo film di Donatella Maiorca. Per il ritorno al cinema dopo tanta tv sceglie una storia difficile per il periodo storico che sta vivendo il nostro Paese: tratto dal romanzo "Minchia di Re" di Giacomo Pilati, racconta di due donne che si amano e, in qualche modo, spezzano le ritualità di una terra sempre uguale a se stessa. Angela e Sara, piegando ai propri scopi quei modelli consolidati, realizzano il loro sogno d'amore: grazie al potere del padre violento e al senso di colpa di un prete, Angela diventa Angelo.
Qui la Maiorca intraprende un sentiero imprevisto. Assaggiando la libertà degli uomini Angela rischia di esserne travolta e, suo malgrado, di diventare come il genitore che odia. Inutile negare o trascurare l'impatto che un film come Viola di mare può avere: due donne che vivono in Sicilia (nella terra di Divorzio all'italiana, non dimentichiamolo) ma potrebbero essere in qualsiasi altra regione d'Italia; è il XIX secolo ma, anche grazie alla colonna sonora di Gianna Nannini, potrebbero essere i nostri tempi; insomma, un luogo e un tempo in cui il continuo conflitto tra tradizione e modernità è trasposto nelle scene di violenza, un modo di comunicare che sembra improntare una terra spigolosa e dura come le sue rocce.
Solide le interpretazioni: la Solarino algida e mascolina, la Ragonese sempre più brava e un Fantastichini sempre al livello dei suoi altissimi standard.

Al Milk Center - Via Nichesola, 9, Verona
(quartiere san Michele extra, vicino a piazza del popolo)
Entrata con tessera Arcigay o Arcilesbica
Euro 5 con consumazione*
Per Info: 346.9790553
*l’incasso servirà per pagare le spese e sostenere le attività e le iniziative del Milk Center

Mercoledì 20/10/2010 "Colpo di fulmine" (I Love you Philippe Morris)


Il film è tratto dal romanzo dello scrittore giornalista Steve McVicker che racconta l'incredibile storia vera del detenuto Steven Russell (a tutt'oggi in prigione dove deve scontare 45+99 anni in un carcere di massima sicurezza), un padre di famiglia specializzato in truffe che, innamoratosi del compagno di cella Phillip Morris, dopo che quest'ultimo viene liberato, tenta quattro volte la fuga dal carcere per poterlo raggiungere. Il libro fu scritto con il permesso e la collaborazione di Russell, sollevando un grosso scalpore negli States, cosa che si è ripetuta con la lavorazione del film e soprattutto con la distribuzione, una sconosciuta Consolidated Pictures Group, che è stata trovata con molte difficoltà, ed ha programmato il film negli USA per San Valentino 2010! Speriamo che la programmazione del film al Festival di Cannes 2009 nella Quinzaine smuova le acque per un lancio anticipato.




h: 21.00

Al Milk Center - Via Nichesola, 9, Verona
(quartiere san Michele extra, vicino a piazza del popolo)


Entrata con tessera Arcigay o Arcilesbica
Euro 5 con consumazione*
Per Info: 346.9790553


*Parte dell’incasso servirà per sostenere le attività e le iniziative delle associazioni ARCIGAY e ARCILESBICA Verona.

Inaugurazione Nuova Stagione Cinema LGBT 2010-2011

INAUGURAZIONE NUOVA STAGIONE CINEFORUM 2010
Mercoledì 6 Ottobre

Dalle ore 21 al Milk Center Verona

con la Proiezione del film "MILK" di Gus Van Sant

Salve a tutti.


E' quasi giunto il momento dell'apertura della nostra nuova stagione di Cineforum.


Da quest'anno vi saranno molte novità, la prima è la sede...il nuovo cineforum non si svolgerà più all'interno del locale Romeos, che voglio ringraziare personalmente e da parte dell'associazione per la disponibilità che ci ha offerto nel corso delle scorse rassegne, ma all'interno della nostra nuova sede (di Arcigay) in Via Nichesola 9 a Verona (quartiere San Michele Extra, vicino a Piazza del Popolo).


Come primo Titolo abbiamo pensato di riproporre un film che ci è stato molto richiesto e che tiene lo stesso nome che abbiamo scelto anche per la nostra sede: "Milk" di Gus Van Sant con Sean Penn:


Harvey Milk è omosessuale, è laureato in matematica e lavora presso una Società di Investimenti a Wall Street. A un soffio dagli anni Settanta e dal suo quarantesimo compleanno, Harvey incontra e ama (per sempre) Scott Smith. Trasferitisi a San Francisco con un sogno di amore e di emancipazione, Harvey e Scott aprono un negozio di fotografia nel quartiere Castro. Davanti e dentro ilCastro Camera si raccoglierà presto un gruppo di giovani attivisti omosessuali, emarginati (dalla società) e diseredati (dalle famiglie) alla ricerca di un sogno promesso e dei loro diritto contro la campagna di intolleranza avviata dagli ultraconservatori. Sostenuto dai suoi guys e da eterosessuali illuminati, Harvey si candida alla carica di consigliere comunale per una, due e tre volte. La sua terza campagna gli regala l'agognato incarico. Promotore della storica ordinanza sui diritti dei gay e trionfatore sulla Proposition 6, che voleva bandire gli omosessuali dall'insegnamento nelle scuole pubbliche della California, Milk verrà assassinato dal livore e dalla frustrazione di un ex consigliere. Trentamila persone marceranno da Castro al Municipio in una veglia pacifica che dal Settantotto alimenta e sostiene il sogno di Harvey.






Come negli anni precedenti sarà richiesta una collaborazione d'entrata di 5 euro con prima consumazione e il servizio sarà rivolto ai soli soci arcigay e arcilesbica (in futuro anche ai soci Milk, vi terremo aggiornati..)



I proventi della serata serviranno a sostenere le attività svolte da arcigay e arcilesbica e per il mantenimento della sede.


Per informazioni chiamare il numero 346 9790553.


Vi aspettiamo molto numerosi..



a presto...




BROTHERHOOD - Presto a Verona

Possono due neonazisti, che organizzano raid nei confronti degli immigrati e delle comunità gay, scoprirsi innamorati l'uno dell'altro? "I froci non ci piacciono", dirà Jimmy a Lars dopo una notte d'amore.

Brotherhood è una storia d’amore e di ricerca della propria identità, un amore che diventa pericoloso quando fa esplodere le contraddizioni di un’ideologia cieca e violenta.
Deluso da un mancato avanzamento di carriera, Lars (Thure Lindhardt) decide di lasciare l’esercito. Si scoprirà attratto dal movimento neo-nazista e da Jimmy (David Dencik), che diventerà il suo mentore nel periodo di integrazione alla fratellanza, e che ne testerà affidabilità e preparazione sui testi del Mein Kampf.

Il film è previsto nelle sale italiane tradotto da Venerdì 2 Luglio...uscirà anche a Verona?


Tra i due uomini nascerà la passione, e daranno inizio a una relazione segreta, ma per questo dovranno scontare la punizione del gruppoLe regole razziste dei fratelli neonazi porranno ai protagonisti l'obbligo di decidere se tradire l'ideologia oppure i propri sentimenti. Una scelta che, quale che sia la decisione presa, produrrà violenza.

Sito ufficiale con trailer:
http://www.ivid.it/fratellanza/

23 giugno: Serata speciale STONEWALL

Serata speciale per l'ultima proiezione della Rassegna di Cinema 2009-2010.
Il 23 giugno , a pochi giorni dal Pride Nazionale di Napoli, proiettiamo un bellissimo film cult/storico sulla rivolta che ha dato origine al moderno movimento LGBTQ.
Vi aspettiamo numerosi per un saluto ed un arrivederci alla prossima stagione 2010-2011.

Al Romeo's Club - Dalle ore 21

Ricostruzione degli eventi di Stonewall, il bar gay newyorchese teatro della famosa ribellione del 28 giugno 1969 contro la polizia, simbolo delle rivendicazioni dell’attivismo omosessuale, attraverso le vicende personali di La Miranda, travestito romantico, Matty Dean, provinciale in fuga verso New York e Ethan, giornalista e attivista ‘borghese’. Bel tentativo antidocumentaristico di analizzare un momento chiave del movimento gay, in cui si materializzavano le contraddizioni intrinseche delle varie anime dell’attivismo omosessuale (il travestitismo, l’upper gay class, la questione della privacy e la battaglia per i diritti civili in giacca e cravatta) attraverso tre personaggi fortemente simbolici ben recitati. Restano impressi: la storia d’amore tra il bellissimo Matty Dean e l’adorabile La Miranda, angelo nero dal cuore d’oro, le imposizioni della polizia sulle spiagge gay dell’epoca (coprirsi il costume con l’asciugamano, non abbracciarsi alle feste), la ribellione dei travestiti ritmata dai colpi di tacco.
Il regista, morto di Aids prima che il film fosse ultimato, ci ricorda che il giorno della ribellione coincise, e non a caso, con i funerali di Judy Garland, diva adoratissima dai gay.

Al Romeo's Club - Via Giolfino, 12(zona Porta Vescovo - Verona)
Entrata con tessera Arcigay
Euro 5 con consumazione*
Per Info: 349.3134852 / 346.9790553 (Arcilesbica e Arcigay)
340.9660487 (Romeo's)*
Parte dell’incasso servirà per sostenere le attività e le iniziative delle associazioni ARCIGAY e ARCILESBICA Verona.

mercoledì 19 maggio. Indiscreto fascino del peccato,( L')


Titolo originale: Entre tinieblas
Regia: Pedro Almodovar
Con: Julieta Serrano, Marisa Paredes, Carmen Maura
Genere: Commedia
Produzione: Spagna
Anno: 1983
Durata: 100 min.
Temi: lesbismo

Trama: La cantante Yolanda, dopo la morte del fidanzato per una dosa di eroina manomessa, si rifugia nel convento delle Redentrici Umiliate, dove è fatta oggetto di attenzioni più che "professionali" da parte della madre superiora.
Recensioni:
L'indiscreto fascino del peccato
di Mauro Giori (10/08/2006)
Ambientato in un convento alquanto "alternativo", L'indiscreto fascino del peccato è rimasto uno dei film più arditi di Almodovar, con la sua madre superiora lesbica eroinomane, suor Vipera che sublima l'amore per il cappellano cucendo un'intera linea d'alta moda per la Madonna, suor Sterco che ha visioni...
Al Romeo's Club - Via Giolfino, 12
(zona Porta Vescovo - Verona)

Entrata con tessera Arcigay
Euro 5 con consumazione*
Per Info: 349.3134852 / 346.9790553 (Arcilesbica e Arcigay)
340.9660487 (Romeo's)

*Parte dell’incasso servirà per sostenere le attività e le iniziative delle associazioni ARCIGAY e ARCILESBICA Verona.

Mercoledì 05 Maggio Saturno contro.

MERCOLEDI' 05 Maggio 2010
dalle ore 21:00 per la rassegna cinema/teatro organizzata da Arcigay-Arcilesbica Verona al Romeo's CLUB. Verrà proiettato il film "Saturno contro" di Ferzan Ozpetek - Anno 2007 Paese Italia . Commedia.
Ritratto borghese di un gruppo di fate (cresciute) in un interno romano
Marzia Gandolfi

Davide scrive favole per ragazzi e vive con Lorenzo, un giovane pubblicitario che ama profondamente la vita e i suoi amici. Intorno alla loro tavola, sempre ricca e generosa, si concentrano gli affetti più cari: Angelica, psicologa avversaria del fumo e sostenitrice dell'amicizia; Antonio, marito di Angelica e bancario in bancarotta esistenziale; Neval, traduttrice turca che "interpreta" gli umori dei compagni; Roberto, marito "sbirro" di Neval a cui tartaglia il suo amore; Sergio, ex di Davide e nullafacente che vive di rendita; Roberta, drogata impenitente che lavora quando è lucida con Saturno contro e gli amici a favore e Paolo, new entry bisessuale col diploma in medicina e il vizio della scrittura. Durante una delle tante affollatissime cene, Lorenzo cade in coma. Sulla panca dell'ospedale gli amici veglieranno il suo sonno, in attesa della ricongiunzione e della ricomposizione del loro mondo affettivo.
Ferzan Ozpetek torna a girare la storia di un gruppo di amici in un interno, evoluzione di quello gioioso delle Fate ignoranti e a filmare l'amore gay e la socializzazione tra omosessuali ed eterosessuali. Pur avendo gli astri a favore, almeno al momento della creazione, la sensazione che si ha guardando Saturno contro è quella di un cinema normalizzato e presuntuoso, che non ha un punto di vista e che finge di dire la sua con uno stile indubbiamente bello e impeccabile. Dietro ai morbidi movimenti di macchina, dietro alla fotografia e alla musica empatica, la visione del mondo del regista rimane vanitosa e inalterata. Il suo è un collettivo osservato senza psicologismi, tutti naturalmente bravi, capaci e appartenenti all'unica classe per Ozpetek visibile e quindi pensabile: la borghesia. Il capro espiatorio melodrammatico è questa volta l'omosessuale, che per "redimersi" e per commuovere il pubblico deve necessariamente morire. Se la redenzione del povero in Cuore sacro passa attraverso la carità, qui è la morte a risolvere e a impietosire un padre che non "condivide" la natura del figlio.
L'ideologia borghese di Ozpetek vorrebbe dire qualcosa di importante senza farne mai una questione politica, e così si rimuove la cultura borghese, quella della famiglia, della proprietà, della religione, per sostituirla con quella neoborghese dei sentimentalismi, degli economicismi e dei narcisismi di massa. Nel mondo ideale di Ozpetek, il film è stato significatamene girato tra le pareti di casa sua, rifugio traboccante di ricercatezza e solidarietà, il brutto non esiste e l'indesiderabile è bandito. Anche la morte, che nel doloroso Il tempo che resta di Ozon consumava il bellissimo protagonista, è un segno fastidioso da rimuovere e sostituire con la bellezza piena e risvegliata di Lorenzo. Per Ozpetek non è più tempo di sguardi consolatori alle finestre ma di una discesa nel reale. Bisogna che il suo cinema "privato" (come le sue camere) prenda aria
Al Romeo's Club - Via Giolfino, 12
(zona Porta Vescovo - Verona)

Entrata con tessera Arcigay
Euro 5 con consumazione*
Per Info: 349.3134852 / 346.9790553 (Arcilesbica e Arcigay)
340.9660487 (Romeo's)

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Guarda l'intero programma di CINEMA Aprile-Giugno 2010
Anche sul Blog: Cinema LGBT Verona

Le Clan -MERCOLEDI' 7 Aprile 2010 al Romeo's ore 21

(film gay francese molto drammatico)Le clan: ovvero il racconto della storia attraverso il corpo. Quello di un gruppo di giovani maghrebini di una qualunque banlieue francese. Corpi esibiti, sfrontati, cesellati da ore di palestra. Nei primi venti minuti di film non c’è una sola inquadratura che si allontana dagli splendidi occhi di Jamel, dalle spalle maschili di Marc, dai muscoli scattanti e allenati dei compagni del ‘Clan’. In un tripudio della bellezza maschile, a tratti, volutamente manieristica. Le vite del ‘Clan’ sono vite vissute pericolosamente. “Storie di vita” per dirla con le parole di Pasolini. Quelle storia di periferia, solitudine, speranze e sogni disattesi di ragazzi che non riescono a trovare un lavoro che non li annienti.

Soli, senza un amore, incapaci di dare un senso al proprio vivere. Anche il sesso, come tutto, è consumato senza convinzione, fatto di gesti rabbiosi e veloci. Al centro tre fratelli: Marc, Christophe e Olivier. La morte improvvisa della madre trascina la famiglia nell’abisso. Piccoli furti, lo sballo, il carcere del più grande. La situazione degenera rapidamente. Il dolore trattenuto, imploso, l’incapacità di raccontare la sofferenza, da un lato favoriscono un legame intimo, profondo. Come nella scena della masturbazione, come momento di condivisione e di tenerezza. Ma vince la supremazia del conflitto. Fino alla citazione pasoliniana che fa timidamente capolino nella sequenza in cui i tre fratelli giacciono abbracciati, nudi, come dopo un amplesso, mentre lo sguardo del padre li osserva, incapace di parole. E poi la vita. Che non smette di scorrere. Allora ecco che il piccolo Olivier si innamora di un coetaneo bellissimo, maledetto, fragile. E la vera tragedia incombe. Come nella tradizione antica, inevitabile, predestinata. Un ritratto sincero e appassionato del sottoproletariato urbano. Onesto, crudo e mai banale. Bellezza, rabbia e disperazione. Dal giovane regista di A tout vitesse, sceneggiatore insieme a Téchiné dell’indimenticabile Ls roseax Sauvages.

8 DONNE E UN MISTERO Mercoledì 21 Aprile al Romeo's

Regia: Francois Ozon
Sceneggiatura: Francois Ozon, Marina De Van (tratto dal testo teatrale di Robert Thomas)
Attori: Catherine Denueve, Emmanuelle Beart
Produzione: Francia 2002
Durata: 103’Voto: 8+/10
“8 Donne e un mistero” è un film di Francois Ozon interpretato da Catherine Denueve e altre attrici francesi che sicuramente a qualcuno di voi diranno qualcosa, ma io sinceramente prima di questo film non le avevo mai incrociate; per la serie “ma chi ve l’ha data la patente?” (?!?) vorrei sottolineare ancora una volta il misfatto della differenza del titolo italiano, l’originale è “8 Femmes”, in Italia è stato aggiungo il “mistero” per poter raccattare qualche spettatore in più.

In controtendenza ai thriller moderni, dopo dieci minuti abbiamo già conosciuto sette donne e il mistero, dovremo aspettare solo altri cinque minuti per l’ottava donna, il cerchio è chiuso, i fili del telefono tagliati, la macchina sabotata, il cancello invalicabile, la porta della stanza del morto chiusa a chiave, rimane spazio solo alle indagini.
Eh già, perché le sette donne che popolano la casa sono presentate brevemente ma significativamente in pochissimi minuti, la padrona di casa è Gaby, cinquantenne benestante sostenuta dalle ricchezze del marito, si dedica a pellicce e cappotti leopardati, un po’ vamp un po’ padrona di casa autoritaria, sicuramente infelice; Gaby ospita gentilmente in casa sua sorella Augustine, una zitella quattrocchi che scarica la sua infelicità trattando male il prossimo e gongolandosi nella propria castità e fermezza, la loro madre, una vecchiettina perennemente sulla sedia per problemi motori dei quali non tralascia mai di lamentarsi, detiene un bel gruzzoletto in titoli.

Ad occuparsi della casa c’è una cameriera biondina molto cortese e sottomessa, non dice mai una parola di troppo, è contenuta nei modi e curata nell’aspetto, la donna numero cinque è Chanel (sono troppo simpatico, ho manipolato l’elenco per questa chicca), la matrona di casa, vive in un padiglione staccato dalla casa, è la stereotipata tata buona che ognuno si immagina, corporatura generosa e affetto straripante; le altre due “donne” di casa sono le figlie di Gaby, la maggiore, Suzon, è appena tornata da Londra felice di rivedere tutta la sua famiglia ma soprattutto il padre e la piccola peste Catherine è una ragazzina tutto pepe che, come direbbe il mago Forest, è senza peli sulla lingua.
Tra saluti e baci, le sette donne si ritrovano tutte nel salotto di casa, l’uomo di casa dorme ancora, ma quando Louise, la cameriera, sale le fatidiche scale per svegliare il padrone con una buona colazione lo trova accoltellato in un letto di sangue, le donne sono stravolte. La piccola Catherine prende in mano la situazione, chiude a chiave la porta per lasciare le prove alla polizia, perché l’assassina è senza dubbio una di loro.

A questo punto entra in scena l’ottava donna, Pierrette, la sorella di Marcel, l’uomo di casa, misteriosamente avvisata dell’omicidio da una telefonata anonima, così le otto donne sono rinchiuse nella casa (no, non la caaaaaaasa), tutti i collegamenti con la città sono tagliati, telefono auto e vie d’uscita sono precluse, non resta altro che attendere in casa, unica regola: nessuno deve lasciare la casa.

A questo punto inizia la vera e propria pellicola, cominciano le indagini, condotte principalmente dalle due ragazze, come da manuale si ascolta la versione di ognuna sulla notte passata, ognuna dirà la sua, contraddicendo un’altra e accusandone un’altra ancora, le otto donne sono davvero una contro l’altra, non ci sono alleanze, saltano fuori misteri insospettabili, altarini sorprendenti, tresche fra le frasche e bische, nessuno è quello che sembra, nessuno fa quello che dice, nessuno dice quello che fa, un intrigo davvero affascinante.
Le donne si esibiscono a turno in strani pezzi da musical in cui cantano i loro segreti e la loro infelicità, questo, nonostante le tante critiche, a mio parere rappresenta in modo perfetto l’impronta farsesca che Ozon ha dato a questa pellicola; lo scherzare con lo spettatore, il dare un indizio per poi rivelare qualcosa di contraddittorio, il confonderlo fino a farlo dubitare di tutto, la bottigliata in testa alla nonna e la sua reclusione nel ripostiglio per la siesta, insomma Ozon dialoga davvero molto bene con lo spettatore usando sapientemente la camera e dosando perfettamente la sceneggiatura.

Il setting del film è l’interno della casa, la maggior parte della vicenda si svolge al pian terreno, nel salotto, anche se bisogna sottolineare l’importanza simbolica della scala e la lieve presenza degli esterni, non a caso l’unico esterno mostrato veramente è quando una protagonista risolve il caso salvo poi essere zittita da una pistola; insomma la stessa trama avremmo potuto benissimo vederla rappresentata a teatro e infatti il film è basato sull’omonima opera teatrale di Robert Thomas, che è stato trasformato in una la sceneggiatura con dialoghi serrati ed evidenza dedicata ai primi piani, ai visi delle interpreti e alle loro veroniche facciali.
Torniamo alle attrici, dalla prima all’ultima meravigliosamente nella parte e bravissime a sostenere gli indiscreti primi piani di Ozon, ottime nell’insinuare anche con la recitazione il dubbio della colpevolezza, in rigoroso ordine di bravura, anche se questa è un’operazione difficile troviamo all’ottavo posto Firmine Richard nei panni della tata Chanel; al settimo la nonna interpretata da Danielle Darrieux, poi Catherine Deneuve nel ruolo di Gaby; al quinto posto Funny Ardant nei panni di Pierrette e poi Emanuelle Beart nei panni della bella Louise; al gradino più basso del podio metterei Virginie Ledoyen che interpreta Suzon, medaglia d’argento per la giovanissima Ludivine Sagnier nei panni di Catherine e primo posto senza possibilità di appello Isabelle Huppert nel ruolo di Augustine, una trasformista che interpreta egregiamente entrambe le facce della zia zitella.

Sul passato di Francois Ozon non posso esprimermi non avendo sperimentato direttamente gli altri suoi tre quattro lavori precedenti, ma “Swimming Pool” mi pare uno dei troppi flop-thriller moderni, quindi credo che aspetterò la sua prossima fatica per rivederlo ed esprimermi, nel frattempo gli faccio i complimenti per questa pellicola.
In conclusione mi sento di consigliare veramente a tutti questa pellicola, di solito chi mette troppa carne al fuoco finisce per farla bruciare tutta, invece credo che il mix di giallo, musical e commedia di questo film sia davvero ben riuscito.

Adriano Lo Porto, Aprile 2004

Guarda la Locandina Originale

Shelter - 21 Marzo 2010 ore 21 al Romeo's


Terminate le superiori da un anno, Zach si trova ancora bloccato a San Pedro (California) dove lavora come friggitore, allenatore di skateboard e stampatore di lavori artistici in un edificio abbandonato. La sua camera da letto è la sua oasi: disegna sulle pareti, sul suo taccuino, su fogli impilati sul pavimento. Ha dovuto finora mettere da parte il suo desiderio di partecipare alla Cal Arts per aiutare sua sorella Jeannie ad allevare il figlioletto di 5 anni. Shaun è il fratello gay più anziano del migliore amico di Zach, scrittore a Hollywood, che si è preso una pausa per riprendersi da una storia finita male.

Zach e Shaun cominciano a frequentarsi, fanno surf e bevono molta birra insieme. Jeannie, con pia illusione, dice a Zach che non è un finocchio, ma dopo un po' di tempo Zach e Shaun si ritrovano a dormire insieme uno nelle braccia dell'altro. Zach si troverà a dover prendere decisioni importanti per la sua vita... La scoperta del desiderio sessuale di Zach è il cuore di questo audace e romantico debutto alla regia dello scrittore Jonah Markowitz.

L'emozionante prestazione del debuttante e bellissimo Trevor Wright sostiene la classica storia di un giovane costretto dalle responsabilità ad una rapida crescita. Notevoli anche il supporto di Tina Holmes (“Six Feet Under”) e Brad Rowe (Billy’s Hollywood Screen Kiss). Con un ricco contorno di ragazzi che cavalcano le onde al tramonto e un'adeguato accompagnamento musicale, questa commedia è complessivamente una festa dei buoni sentimenti.
Primo film prodotto dal network gay Here! (Frameline 2007)
ANNO:2007 USA
Al Romeo's Club - Via Giolfino, 12
(zona Porta Vescovo - Verona)
Entrata con tessera Arcigay
Euro 5 con consumazione*Per Info: 349.3134852 / 346.9790553 (Arcilesbica e Arcigay)340.9660487 (Romeo's)
*Parte dell’incasso servirà per sostenere le attività e le iniziative delle associazioni ARCIGAY e ARCILESBICA Verona.

Il padre delle spose al Romeo's domenica 7 marzo ore 21

Domenica sera alle 21.00 al Romeo's proiettiamo Il padre delle spose, il film tv del 2006, diretto da Lodovico Gasparini, già trasmesso qualche anno fa sulla rete ammiraglia Rai, con grande successo (oltre sette milioni di spettatori).

La fiction, che affronta temi delicati come il matrimonio e la famiglia omosessuale per denunciare e superare l’omofobia e il pregiudizio, è interpretata da Lino Banfi (Riccardo), che ne è anche l’ideatore, Rosanna Banfi (Aurora, figlia di Riccardo), Mapi Galan (Rosario, compagna di Aurora), Michela Molinari (Itzi), Lucia Poli (Ligia), Lucia Sardo (Lucia, sorella di Riccardo), Carles Arquimbau (Ignacio), Tiziana Schiavarelli (Rosetta), Virginia Barrett (Cristina), Antonio Stornatolo (Giuseppe), Vittorio Viviani (Don Ettore), Petra Faksova (Tanja), Giusy Frallonardo (Dora) e Cosimo Cinieri (Santarella).

LA STORIA. Riccardo, uomo tradizionalista e di sani principi di San Damiano, un paesino della Puglia) va in Spagna per un concorso internazionale dell’olio e pensa di approfittare del viaggio per rivedere Aurora, la figlia che vive a Barcellona e che non sente da anni. A casa di Aurora, Riccardo viene accolto da Itzi una bambina, che è figlia della sua coinquilina, Rosario, la titolare di una scuola di ballo, divorziata da un marito violento ora in carcere.
Appena tornata a casa Aurora cerca di spiegare a modo suo la situazione al padre e lo sistema in un albergo, convincendolo l’indomani a partire. Caso vuole che Riccardo conosca i genitori di Rosario, Ligia e Ignazio, che lo portano in giro tutta la notte, facendogli perdere l’aereo e svelandogli che la figlia è sposata.


Al Romeo's Club - Via Giolfino, 12
(zona Porta Vescovo - Verona)

Entrata con tessera Arcigay
Euro 5 con consumazione*
Per Info: 349.3134852 / 346.9790553 (Arcilesbica e Arcigay)
340.9660487 (Romeo's)

*Parte dell’incasso servirà per sostenere le attività e le iniziative delle associazioni ARCIGAY e ARCILESBICA Verona.

Film Marzo Aprile Maggio Giugno

Il padre delle spose
Una fiction tv trasmessa in prima serata sul canale Rai Uno. Un film nato da un'idea di Lino Banfi e da lui mirabilmente interpretato insieme alla figlia Rosanna e ad altri notevolissimi attori. E' la prima volta che un film italiano affronta il tema del matrimonio e della famiglia omosessuale. L'obiettivo che Banfi si era proposto era quello di denunciare, e nello stesso tempo aiutare a superare, l'omofobia e il pregiudizio ancora molto diffusi nel nostro meridione (ma non solo). Operazione perfettamente riuscita e soprattutto vista da più di sette milioni di italiani. La coppia lesbica protagonista del film, non ha nulla di stereotipato, non è chiusa in se stessa e rivendica con coraggio il proprio diritto di esistere ed essere felice. Fa anche molto di più (forse troppo) aiutando un paese sull'orlo della mafia e della corruzione a liberarsene, a liberare tutte le donne, a costruirsi un futuro di lavoro e solidarietà, alla luce del sole. In questo progetto di nuova vita e progresso ci stanno molto bene, sembra dirci il film, anche le nuove famiglie omosessuali, finalmente accolte e amate, pronte a dare il loro contributo alla collettività come chiunque altro.


Shelter - 21 Marzo 2010

Terminate le superiori da un anno, Zach si trova ancora bloccato a San Pedro (California) dove lavora come friggitore, allenatore di skateboard e stampatore di lavori artistici in un edificio abbandonato. La sua camera da letto è la sua oasi: disegna sulle pareti, sul suo taccuino, su fogli impilati sul pavimento. Ha dovuto finora mettere da parte il suo desiderio di partecipare alla Cal Arts per aiutare sua sorella Jeannie ad allevare il figlioletto di 5 anni. Shaun è il fratello gay più anziano del migliore amico di Zach, scrittore a Hollywood, che si è preso una pausa per riprendersi da una storia finita male. Zach e Shaun cominciano a frequentarsi, fanno surf e bevono molta birra insieme. Jeannie, con pia illusione, dice a Zach che non è un finocchio, ma dopo un po' di tempo Zach e Shaun si ritrovano a dormire insieme uno nelle braccia dell'altro. Zach si troverà a dover prendere decisioni importanti per la sua vita... La scoperta del desiderio sessuale di Zach è il cuore di questo audace e romantico debutto alla regia dello scrittore Jonah Markowitz. L'emozionante prestazione del debuttante e bellissimo Trevor Wright sostiene la classica storia di un giovane costretto dalle responsabilità ad una rapida crescita. Notevoli anche il supporto di Tina Holmes (“Six Feet Under”) e Brad Rowe (Billy’s Hollywood Screen Kiss). Con un ricco contorno di ragazzi che cavalcano le onde al tramonto e un'adeguato accompagnamento musicale, questa commedia è complessivamente una festa dei buoni sentimenti. Primo film prodotto dal network gay Here! (Frameline 2007)ANNO:2007 USA

Aprile - Giugno

Le Clan - 11 Aprile 2010
(film gay francese molto drammatico)Le clan: ovvero il racconto della storia attraverso il corpo. Quello di un gruppo di giovani maghrebini di una qualunque banlieue francese. Corpi esibiti, sfrontati, cesellati da ore di palestra. Nei primi venti minuti di film non c’è una sola inquadratura che si allontana dagli splendidi occhi di Jamel, dalle spalle maschili di Marc, dai muscoli scattanti e allenati dei compagni del ‘Clan’. In un tripudio della bellezza maschile, a tratti, volutamente manieristica. Le vite del ‘Clan’ sono vite vissute pericolosamente. “Storie di vita” per dirla con le parole di Pasolini. Quelle storia di periferia, solitudine, speranze e sogni disattesi di ragazzi che non riescono a trovare un lavoro che non li annienti. Soli, senza un amore, incapaci di dare un senso al proprio vivere. Anche il sesso, come tutto, è consumato senza convinzione, fatto di gesti rabbiosi e veloci. Al centro tre fratelli: Marc, Christophe e Olivier. La morte improvvisa della madre trascina la famiglia nell’abisso. Piccoli furti, lo sballo, il carcere del più grande. La situazione degenera rapidamente. Il dolore trattenuto, imploso, l’incapacità di raccontare la sofferenza, da un lato favoriscono un legame intimo, profondo. Come nella scena della masturbazione, come momento di condivisione e di tenerezza. Ma vince la supremazia del conflitto. Fino alla citazione pasoliniana che fa timidamente capolino nella sequenza in cui i tre fratelli giacciono abbracciati, nudi, come dopo un amplesso, mentre lo sguardo del padre li osserva, incapace di parole. E poi la vita. Che non smette di scorrere. Allora ecco che il piccolo Olivier si innamora di un coetaneo bellissimo, maledetto, fragile. E la vera tragedia incombe. Come nella tradizione antica, inevitabile, predestinata. Un ritratto sincero e appassionato del sottoproletariato urbano. Onesto, crudo e mai banale. Bellezza, rabbia e disperazione. Dal giovane regista di A tout vitesse, sceneggiatore insieme a Téchiné dell’indimenticabile Ls roseax Sauvages.

ANNO:2004 Francia

8 donne e un mistero - 25 Aprile 2010
Francia, 1950. In una grande magione di campagna una famiglia è riunita per festeggiare il Natale, ma un omicidio farà dimenticare la festa. Ad uccidere il capo famiglia può essere stata solo una delle otto donne a lui vicine. Tutte sono sospettate, ognuna ha un movente, ognuna nasconde un segreto. Il film ha riempito le cronache dei giornali per l'appassionato bacio tra Fanny Ardant e Catherine Deneuve che però non rientra, secondo il regista, in una storia lesbica ma segnala solo la libertà e la bisessualità di una delle protagoniste. Comunque nel film l'omosessualità, segreta o latente, espressa o repressa, sembra regnare sovrana tra lo stupendo ottetto di protagoniste che meritano senz'altro tutte l'appellativo di divine.ANNO:2002 Francia

Wilde - 9 Maggio2010
Ultimo film dedicato al geniale scrittore finito ai lavori forzati, condannato per omosessualità, prima osannato e poi dimenticato dalla buona società londinese. Il racconto è contrappuntato dalla favola del Gigante Egoista. Questo è un film che rende accessibile a tutti la tematica omosessuale. La sua presentazione al festival di Venezia lo ha reso un prodotto da cinema d'essai, ma si tratta per lo più di una vera e propria esibizione di glorie britanniche. Basta guardare al cast. Interpretato da Stephen Fry, Jude Law.

ANNO:1997 UK/Nigeria

L'indiscreto fascino del peccato - 23 Maggio 2010
In fuga dopo la morte per overdose del fidanzato, una cantante di flamenco (Pascual) si rifugia nel convento delle "redentrici umiliate", strana congerie di suore traviate, lebiche, masochiste e drogate. Almodovar libera tutta la carica iconoclasta di cui è capace (le religiose si chiamano suor Squallida, suor Vipera, suor Perduta, suor Maltrattata) per dissacrare uno dei pilastri del perbenismo spagnolo: il suo stile è insicuro e non ancora sgrossato, ma proprio per questo è di una comicità sbracata ed esilarante. Massacrato dal distributore (per paure censorie): in originale dura 114 minuti.ANNO:

1983 Spagna

Boy's don't cry - 6 Giugno 2010
Brandon vuole essere un maschio, il suo passato lo vuole cancellare anche dalla sua carta d'identità. Vuole essere un playboy che faccia impazzire tutte le femmine dei paesi di provincia, quelli in cui il tempo sembra non passare mai. Ma Brandon non ha i soldi per cambiare sesso, trova altri stratagemmi: si comprime il seno con le fasce fino a farlo scomparire, si taglia i capelli, si guarda allo specchio e si esercita a corrucciare le sopracciglia per avere uno sguardo da duro, da maschio. Il film, che è essenzialmente un film "on the road", segue magistralmente l'odissea del protagonista, nato femmina ma che noi vediamo sempre come maschio, cioè come vorrebbe essere e forse è. Uno dei film più belli dell'anno e anche uno dei film più coraggiosi della storia del cinema glbt. Imperdibile

ANNO:1999 Usa

Stonewall - 20 Giugno 2010
Ricostruzione degli eventi di Stonewall, il bar gay newyorchese teatro della famosa ribellione del 28 giugno 1969 contro la polizia, simbolo delle rivendicazioni dell’attivismo omosessuale, attraverso le vicende personali di La Miranda, travestito romantico, Matty Dean, provinciale in fuga verso New York e Ethan, giornalista e attivista ‘borghese’. Bel tentativo antidocumentaristico di analizzare un momento chiave del movimento gay, in cui si materializzavano le contraddizioni intrinseche delle varie anime dell’attivismo omosessuale (il travestitismo, l’upper gay class, la questione della privacy e la battaglia per i diritti civili in giacca e cravatta) attraverso tre personaggi fortemente simbolici ben recitati. Restano impressi: la storia d’amore tra il bellissimo Matty Dean e l’adorabile La Miranda, angelo nero dal cuore d’oro, le imposizioni della polizia sulle spiagge gay dell’epoca (coprirsi il costume con l’asciugamano, non abbracciarsi alle feste), la ribellione dei travestiti ritmata dai colpi di tacco. Il regista, morto di Aids prima che il film fosse ultimato, ci ricorda che il giorno della ribellione coincise, e non a caso, con i funerali di Judy Garland, diva adoratissima dai gay.

21 febbraio 2010 ore 21 al ROMEO'S :Little Miss Sunshine

Regista: Jonathan Dayton Valerie Faris
Attori: Alan Arkin Greg Kinnear Mychael Danna Steve Carell Toni Collette Produttore: 20th Century Fox
Genere: Commedia
Anno di produzione: 2006
Lingue: Inglese, Italiano
E' disponibile inoltre la colonna sonora del film: Little Miss Sunshine
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Descrizione:
Il padre Richard Hoover, un motivatore ottimisticamente senza speranze, sta disperatamente tentando di vendere il suo programma per il successo in nove passi, senza tuttavia molto successo. Nel frattempo, la madre Sheryl è sempre assillata dagli strani segreti della sua famiglia, specialmente quelli del fratello, seguace di Proust e aspirante suicida appena dimesso dall’ospedale, dopo essere stato piantato in asso dal fidanzato gay. Ci sono poi gli Hoover più giovani con i loro sogni improbabili: l’occhialuta e grassottella aspirante reginetta di bellezza Olive di sette anni e Dwayne, un adolescente arrabbiato e accanito lettore di Nietzsche che ha fatto voto di silenzio finché non verrà ammesso all’Accademia aeronautica. Completa la famiglia il nonno, dal linguaggio sboccato e sempre a caccia di piaceri, che è stato appena sbattuto fuori dal pensionato per anziani per avere fatto uso di eroina. Gli Hoover non sono proprio il ritratto perfetto della salute mentale, ma quando per un colpo di fortuna Olive viene invitata a partecipare all’assai popolare concorso Little Miss Sunshine in California, tutta la famiglia Hoover si raccoglie intorno a lei. Si ammassano sul pulmino VolksWagen arrugginito e si dirigono verso ovest per un viaggio tragicomico di tre giorni all’insegna di sorprese e disavventure di ogni genere. Il viaggio culmina con il debutto di Olive, evento che cambia l’intera famiglia di spostati in un modo che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.

Dalle ore 21

Al Romeo's Club - Via Giolfino, 12
(zona Porta Vescovo - Verona)

Entrata con tessera Arcigay
Euro 5 con consumazione*
Per Info: 349.3134852 / 346.9790553 (Arcilesbica e Arcigay)
340.9660487 (Romeo's)

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Quasi Niente - Presque Rien: Domenica 7 Febbraio

Estate. Due bellissimi ragazzi, il timido Mathieu e lo spavaldo Cédric, si vedono, si studiano, si avvicinano finché Cédric seduce Mathieu... «Quasi niente descrive cose semplici - ha dichiarato il regista. Volevo osservare una persona nel momento in cui la sua vita è in costruzione. Mathieu vive un periodo difficile: deve allontanarsi dalla sua famiglia, lasciare l'adolescenza e allo stesso tempo affrontare la scoperta della propria omosessualità. Non ho voluto raccontare grandi storie, da qui il titolo Presque rien». Uno degli aspetti più riusciti del film è il modo convincente di raccontare l'amore e il sesso, senza i convenzionali pudori del cinema serio ma anche senza adrenaliniche intenzioni di scioccare. I due ragazzi che si innamorano l'uno dell'altro non stanno facendo niente di estremo né trasgressivo. Si amano e basta, e quindi fanno anche l'amore fra le dune con la massima semplicità. (G.R.Barilli)

ANNO:2000 Belgio/Francia

Dalle ore 21

Al Romeo's Club - Via Giolfino, 12
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Entrata con tessera Arcigay
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340.9660487 (Romeo's)

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