THREE GENERATION - Queer Vision 5 - 4.4.2017

Three Generations
Regia: Gaby Dellal 
Anno: 2015 
Paese: USA 

Martedi 4 Aprile 2017

alle ore 20:30
Multisala Rivoli 

Piazza Brà, 10 - Verona

di Gaby Dellal (2016), nel cui cast figurano Susan Sarandon e Naomi Watts, che racconta in tono leggero il percorso di transizione F to M di un'adolescente, e della sua esigenza di costruire la propria identità sulla base del proprio sentire.

SCHEDA:
Il film, prodotto da Big Beach (Little Miss Sunshine), è una originale esplorazione delle problematiche connesse all’identità di genere, centrato sull’adolescente Ray (Elle Fanning, Maleficent) che vive a New York con la madre single Maggie (Naomi Watts, Mulholland Drive), decisa ad iniziare il processo di trasformazione da femmina a maschio. La madre, che non riesce ad abbandonare la casa in cui è cresciuta, ha molte difficoltà ad accettare la trasformazione della sua unica figlia, mentre la nonna Dolly (Susan Sarandon, già lesbica nell’ultimo film girato, Tammy), una sveglia manager che condivide la sua casa in pietra arenaria con la compagna Frances, ha molta comprensione ma nello stesso tempo sta vivendo una difficile crisi con Frances. Storia divertente e toccante che mette a confronto tre generazioni di donne e ci mostra come in ogni fase della nostra vita sia faticoso rimanere fedeli a se stessi. Naomi Watts è anche produttrice esecutiva del film. Il film esplora l’universo transgender, questa volta ambientato ai nostri giorni. Dalla recensione di Mattia Pasquini (Film.it): “Polemiche sciocche, strumentali, ma facili da prevedere per un film che si fonda sull’orgoglio della propria identita’ sessuale e della forza d’animo necessaria per riuscire a farsi riconoscere dal mondo per come ci si sente e non per come si è nati. Non facile per un adolescente “nato nel corpo di una ragazza”, ma fortemente intenzionato a intraprendere la terapia ormonale necessaria a raggiungere lo scopo di diventare maschio a tutti gli effetti. Questa la spina dorsale del film, che però non ne esaurisce i livelli e i motivi di interesse. Tenuto vivo, intanto, dal poker di protagoniste. Accanto alla Fanning infatti duettano Naomi Watts (la madre) e Susan Sarandon (la nonna, al fianco della compagna di vita Frances) in una casa piena di “jazz, colori e caos”. E donne. Tutte sensibili e pronte a sostenere il/la nipote nella sua faticosa lotta; al pari di Harvey Weinstein, produttore da sempre di film ‘furbi’ e costruiti ‘per l’Oscar’.”