Nel centesimo anniversario dalla nascita
del matematico britannico Alan Turing, processato per omosessualità e
condannato nel 1952 alla castrazione chimica, che innescò in lui una crisi irreparabile che dovette di lì a poco portarlo al suicidio, Arcigay Pianeta Urano Verona inaugura, venerdì 2 marzo dalle ore 21.30, presso il Milk Center (Via A. Nichesola 9 Verona) un ciclo di proiezioni dedicate all'argomento "L'omosessualit à come reato" con il film La Vittima - Victim (1961) con Dirk Bogarde, probabilmente uno dei migliori film a tematica lgbt della storia, ambientato in un'Inghilterra oggi all'avanguardia in tema
di diritti civili e che molto ha da insegnare ad un Paese come il nostro ma ancora fino a pochi decenni fa terra di discriminazioni e
gravi sofferenze per i membri della comunità omosessuale.
E purtroppo, il torto non è ancora stato del tutto riparato...
Rifiutato un indulto postumo ad Alan Turing, condannato alla castrazione chimica nel 1952 perchè gay [fonte: http://gaymagazine.likepage.it]
Il governo britannico non ha minimamente preso in considerazione la
petizione firmata da più di 23.000 cittadini inglesi a favore di un
indulto postumo al matematico e omosessuale Alan Turing.
Turing, figura imprescindibile nel campo dell’informatica, introdusse
la macchina ideale e il test che portano il suo nome. Fu anche uno dei
più brillanti decrittatori che operavano in Inghilterra, durante
la seconda guerra mondiale, per decifrare i messaggi scambiati da
diplomatici e militari delle Potenze dell’Asse.
Il 31 marzo dello stesso anno fu arrestato per omosessualità e
condotto in giudizio. Secondo alcune fonti Turing avrebbe denunciato per
furto un amico ospite in casa sua e ammesso il proprio orientamento
sessuale in risposta a delle domande pressanti della polizia. In quel
periodo si dibatteva nel parlamento britannico l’abrogazione del reato
di omosessualità e ciò probabilmente avrebbe indotto Turing a un
comportamento incauto. La pena inflitta fu severissima: fu sottoposto
alla castrazione chimica, che lo rese impotente e gli causò lo sviluppo
del seno; alcuni dei motivi che probabilmente lo condussero, di lì a
poco, al suicidio.
La petizione richiedeva un indulto, seppur postumo per il matematico,
a causa di quella condanna ingiusta, inflitta solo perché omosessuale.
Lord McNally, ministro della Giustizia, ha difeso la decisione delle
autorità britanniche di non offrire nessun indulto, aggiungendo che
seppur ingiuste, le leggi dell’epoca vanno rispettate, così come la
condanna di Turing.
“È una tragedia che Turing sia stato condannato per un reato che al giorno d’oggi non ha più nessun fondamento…”
ha dichiarato McNally, e aggiunge:
“Quello che è stato fatto è stato fatto, tutto è successo
in un determinato contesto storico, non possiamo rimediare
all’irrimediabile ma dobbiamo semplicemente lavorare per assicurare che
tempi del genere non tornino mai più…”.