Una donna fantastica - Queervision6 - 3 Aprile 2018

Una donna fantastica
Titolo originale: 
Una mujer fantástica
Regia: Sebastián Lelio
Anno 2017 
Cile, Spagna, Germania, Stati Uniti d’America

Martedì 3 Aprile 2018
Multisala Rivoli - Verona
Ore 21:30 - Biglietto: Euro 


Il cileno Sebastian Lelio prosegue dopo il premiato Gloria la sua esplorazione della dignità e dell’orgoglio femminili con un nuovo film, anch’esso premiato (quest’anno) al festival di Berlino, e un nuovo forse un po’ meno indimenticabile ma altrettanto ben inciso personaggio. Quello di Marina in Una donna fantastica. Accompagnata con reciproca passione a un uomo di età molto più avanzata della sua, solo dopo l’irreparabile che d’improvviso accade a lui ci si rivela con uno scarto narrativo portatrice di una natura sessuale più complessa e contraddittoria di quanto sembrava. Con le ricadute che ciò comporta nelle relazioni con la famiglia di Orlando, il suo uomo, che aveva per lei, per amore di Marina, sconvolto convenzioni e consuetudini. Coprodotto dal regista cileno Pablo Larrain, con il cui formidabile stile Lelio condivide solo in parte l’asciutta crudezza. Qui la sua mano si rivela più incerta nell’alternare l’impianto realistico del suo fiero ritratto femminile a divagazioni gratuitamente estetizzanti.

Queer Vision 6 - Sesta edizione. A Verona dal 27 Marzo al 17 Aprile 2018


VERONA 27 MARZO - 17 APRILE 2018 - MULTISALA RIVOLI

Con quattro nuove proiezioni, arriva la sesta edizione della rassegna dedicata al cinema LGBT, organizzata dal Pianeta Milk Verona Lgbt* Center grazie al supporto del Multisala Rivoli.


Martedì 27 marzo, al Multisala Rivoli di Piazza Brà alle 21.00, riprende l'appuntamento primaverile di “Queer Vision”, l'unica rassegna veronese dedicata a film, cortometraggi e documentari a tematica lgbtqi (ovvero lesbo, gay, bisex, trans), giunta alla sua sesta edizione.

Il circolo Pianeta Milk ha scelto, per quest'edizione, quattro titoli che rappresentano un campione di quella diversità di cui è da sempre promotore e portavoce, anche a fronte di atteggiamenti etero-normativi volti ad oscurare le identità minoritarie.

Il primo film in programma martedì 27 Marzo
è “CHIAMAMI COL TUO NOME” di Luca Guadagnino (2017).Call Me by Your Name è un racconto sensuale e trascendente sul primo amore, basato sull'omonimo famoso romanzo di André Aciman, che ne ha scritto la sceneggiatura assieme a Luca Guadagnino, James Ivory e Walter Fasano. Nominato a tre Golden Globes e per sei volte agli Independent Spirit Awards, il film è stato premiato come Miglior Film ai Gotham Awards. I premi, assegnati a New York, hanno visto trionfare anche Timothée Chalamet come Miglior Attore Emergente nel ruolo di Elio, che è valso a Chalamet anche il premio come Miglior Attore ai New York Film Critics Circle Awards e il titolo di Scoperta dell’anno della National Board of Review, che lo ha inserito tra i migliori dieci film del 2017:: Vedi dettaglio::


Si prosegue martedì 3 aprile con “UNA DONNA FANTASTICA” di Sebastian Lelio (2017), Il cileno Sebastian Lelio prosegue dopo il premiato Gloria la sua esplorazione della dignità e dell’orgoglio femminili con un nuovo film, anch’esso premiato (quest’anno) al festival di Berlino, e un nuovo forse un po’ meno indimenticabile ma altrettanto ben inciso personaggio. Quello di Marina in Una donna fantastica.






Terzo appuntamento martedì 10 aprile con “IL PADRE D'ITALIA” di Fabio Mollo (2017).Quello di Fabio Mollo è un film sorprendente sul bisogno di paternità. Un istinto naturale, che non può essere contro natura. Neanche per un orfano, gay, solo. Neanche in Italia Maurizio Ermisino Paolo è un trentenne. È omosessuale. Ha una relazione importante alle spalle, non ancora risolta. Mia è una sua coetanea, libera, indipendente, senza freni, irrisolta. E incinta... 





La rassegna si chiuderà martedì 17 aprile con “LIBERE, DISOBBEDIENTI, INNAMORATE” di Maysaloun Hamoud (2016). Il film dell’esordiente 35enne Maysaloun Hamoud, nata a Budapest ma cresciuta in un villaggio a nord di Israele: anche qui tre donne, diversamente oppresse, ingiustamente sottomesse in un mondo dove i maschi hanno i loro privilegi tenuti ben saldi, e le donne sono un gradino più sotto, non vengono praticamente considerate se non madri o mogli devote, e professionalmente, spesso, non esistono. Sono arabe ma vivono a Tel Aviv. Ecco la passionale dj lesbica Salma (Sana Jammelieh), appariscente, tatuaggi e piercing che gridano un’identità precisa, vittima dei genitori pervicacemente e ciecamente devoti alla tradizione, per cui una figlia omosessuale è molto peggio di una vergogna, una sacrilega, una criminale. Ma non se la passano meglio neanche l’avvocatessa emancipata Laila (Mouna Hawa) che convive con Salma, isolata dai maschi proprio perché non riflette il modello intoccabile di donna tradizionalmente sottomessa, e neppure la studentessa modello d’informatica Nour (Shaden Kanboura), che va a vivere con loro, costretta a subire la peggiore sopraffazione maschilista immaginabile. 

Le proiezioni presso la Multisala Rivoli sono previste per le ore 21:30

Rassegna stampa:
Articolo su L'Arena online del 22 marzo 2018

Articolo su CINEMAGAY.IT - 23 marzo 2018

Queer Vision 6 - Comunicato Stampa

COMUNICATO STAMPA
 
Queer Vision - sesta edizione

Per quattro martedì, con quattro nuove proiezioni, il 27 marzo torna per la sesta edizione QUEER VISION, la rassegna dedicata al cinema LGBT*, organizzata dal Circolo PIANETA MILK grazie al supporto della Multisala Rivoli.

Curata dal circolo Pianeta Milk e organizzata grazie al supporto di uno dei principali cinema cittadini, la centralissima Multisala Rivoli (Piazza Brà 10), martedì 27 marzo inizia “Queer Vision”, l’unica rassegna veronese dedicata al cinema a tematica lgbt* (lesbo, gay, bisex, trans, queer, intersex), giunta alla sua sesta edizione.
Il circolo Pianeta Milk ha scelto, per quest’edizione, quattro titoli che rappresentano un campione di quella diversità di cui è da tempo portavoce, anche e soprattutto a fronte dei molti atteggiamenti etero-normativi volti ad oscurare le identità minoritarie e che a Verona e provincia sono da tempo all’ordine del giorno: dalla censura operata alla Biblioteca Vivente nel corso del Tocatì dell’estate scorsa alla delibera di dicembre del Comune di Cerea, che impone di negare il patrocinio del comune alle associazioni e agli enti che, secondo un non chiaro metodo di valutazione, saranno ritenuti promotori della cosiddetta “Ideologia del Gender”.

Il primo film in programma Martedì 27 marzo è “Chiamami con il tuo nome” di Luca Guadagnino (2017), tratto dall’omonimo romanzo di André Aciman e vincitore del premio Oscar per la miglior sceneggiatura non originale.  Il film, presentato in anteprima al Sundance Film Festival nel gennaio 2017 e uscito in Italia solo nel 2018, racconta la storia d’amore tra il diciassettenne Elio e lo studente americano Oliver, in una ricostruzione elegante e malinconica di una calda estate dei primi Anni 80. 

Martedì 3 aprile si prosegue con “Una donna fantastica” di Sebastián Lelio (Cile 2017), Oscar al miglior film in lingua straniera 2018, assegnato per la prima volta ad un film cileno. Nel film, Daniela Vega, prima attrice transgender ad aver partecipato alla presentazione della notte degli Oscar, interpreta Marina, una giovane cameriera che, dopo la morte di Orlando, un uomo molto più anziano di lei con il quale aveva una relazione, deve lottare per vedersi riconosciuto il diritto ad essere se stessa.

Ne “Il padre d’Italia” di Fabio Mollo (Italia 2017), in programma martedì 10 aprile, si parla di genitorialità e dei suoi significati, attraverso la storia di Paolo, interpretato da Luca Marinelli, omosessuale trentenne e introverso, cresciuto senza genitori, e di Mia (Isabella Ragonese), una ragazza un po’ sbandata e al sesto mese di gravidanza. Paolo accompagnerà Mia, cadutagli letteralmente addosso in una discoteca, in giro per l’Italia di oggi per trovare un luogo e qualcuno che l’accolga, dando vita ad un road movie nel quale i due protagonisti viaggiano alla ricerca delle rispettive identità.

La rassegna si chiude il 17 aprile con “Libere disobbedienti innamorate”, opera prima della regista palestinese Maysaloun Hamud (Israele 2016), che, in maniera pop e senza inibizioni ci mostra un Medio Oriente diviso fra laicità e fardello delle più oscurantiste tradizioni religiose e patriarcali. Al centro della pellicola c’è la storia di tre ragazze arabe: Laila, avvocatessa; Salma, a cui la famiglia cerca di appioppare  tutti i costi un marito nonostante lei ami le donne; e Nour, studentessa di informatica che porta il velo e proveniente da una famiglia fondamentalista. 

Nessuna delle quattro pellicole proposte vuole essere un mero manifesto ideologico in difesa dei diritti civili: sono film ben più complessi, che, attraverso gli occhi e le storie di componenti della numerosa e multiforme comunità LGBT*, raccontano di un’umanità varia, parlano di bisogni, paure e desideri universali. 
Le proiezioni si terranno presso la Multisala Rivoli, con inizio alle ore 21.30 e saranno precedute, come di consueto, da una breve presentazione a cura del circolo. Inoltre, per ogni appuntamento, è prevista anche la presenza di un ospite diverso che introdurrà la tematica specifica del film. In occasione del primo film, grazie all’iniziativa “La Regione del Veneto per il cinema di qualità”, l’ingresso in sala avrà il prezzo ridotto di 3 €. 

Il circolo Pianeta Milk Arci/Arcigay Verona

"Puoi baciare lo sposo" a Verona

Esce oggi nelle sale italiane
PUOI BACIARE LO SPOSO


A Verona e provincia

UCI CINEMAS
San Giovanni Lupatoto (VR)
Orari proiezioni: 17:00 - 20:00 - 22:30

THE SPACE CINEMA
Centro Commerciale La Grande Mela
Sona (VR)

Orari proiezioni: 19:45 - 22:10

CINECENTRUM 
Legnago (VR)

Orari proiezioni: 20:10 - 22:10

Regia di Alessandro Genovesi.
Con Diego Abatantuono, Monica Guerritore, Salvatore Esposito, Cristiano Caccamo, Dino Abbrescia...
Genere Commedia
Produzione Italia, 2018.
Durata 90 minuti circa.
Da giovedì 1 marzo 2018 al cinema e in programmazione in 330 sale cinematografiche. 


Una commedia che punta l'indice su stereotipi e pregiudizi che ancora ostacolano la compiuta attuazione delle unioni civili in Italia. Antonio vive a Berlino dove condivide un appartamento con Benedetta, una ragazza ricca e svampita, e con Paolo, il ragazzo di cui si è innamorato a prima vista. Quando Antonio chiede a Paolo di sposarlo, lui pone una condizione: quella di essere presentato ai futuri suoceri in Italia. Antonio esita perché non ha mai rivelato la sua omosessualità a padre e madre, ma infine cede, e parte per Civita di Bagnoregio, il paesino dove è cresciuto e di cui suo padre è sindaco. A lui, oltre a Paolo, si aggregano Benedetta e Donato, un nuovo inquilino cinquantenne che è stato lasciato dalla moglie per via della sua preferenza per gli abiti da donna (da indossare personalmente, si intende). Peccato che Roberto, il padre di Antonio, nonostante le posizioni politiche "liberal" sia decisamente contrario a celebrare un matrimonio gay che vede coprotagonista il figlio. Sua moglie Anna, invece, si dichiarerà a favore e intraprenderà una campagna contro il marito "omofobo".

Trailer ufficiale: