Venerdì 2 marzo 2012 cinema Rainbow speciale Alan Turing, "La Vittima"


 

Nel centesimo anniversario dalla nascita del matematico britannico Alan Turing, processato per omosessualità e condannato nel 1952 alla castrazione chimica, che innescò in lui una crisi irreparabile che dovette di lì a poco portarlo al suicidio, Arcigay Pianeta Urano Verona inaugura, venerdì 2 marzo dalle ore 21.30, presso il Milk Center (Via A. Nichesola 9 Verona) un ciclo di proiezioni dedicate all'argomento "L'omosessualità come reato" con il film La Vittima - Victim (1961) con Dirk Bogarde, probabilmente uno dei migliori film a tematica lgbt della storia, ambientato in un'Inghilterra oggi all'avanguardia in tema di diritti civili e che molto ha da insegnare ad un Paese come il nostro ma ancora fino a pochi decenni fa terra di discriminazioni e gravi sofferenze per i membri della comunità omosessuale.


E purtroppo, il torto non è ancora stato del tutto riparato...


Rifiutato un indulto postumo ad Alan Turing, condannato alla castrazione chimica nel 1952 perchè gay [fonte: http://gaymagazine.likepage.it]

Il governo britannico non ha minimamente preso in considerazione la petizione firmata da più di 23.000 cittadini inglesi a favore di un indulto postumo al matematico e omosessuale Alan Turing.
Turing, figura imprescindibile nel campo dell’informatica, introdusse la macchina ideale e il test che portano il suo nome. Fu anche uno dei più brillanti decrittatori che operavano in Inghilterra, durante la seconda guerra mondiale, per decifrare i messaggi scambiati da diplomatici e militari delle Potenze dell’Asse.
Il 31 marzo dello stesso anno fu arrestato per omosessualità e condotto in giudizio. Secondo alcune fonti Turing avrebbe denunciato per furto un amico ospite in casa sua e ammesso il proprio orientamento sessuale in risposta a delle domande pressanti della polizia. In quel periodo si dibatteva nel parlamento britannico l’abrogazione del reato di omosessualità e ciò probabilmente avrebbe indotto Turing a un comportamento incauto. La pena inflitta fu severissima: fu sottoposto alla castrazione chimica, che lo rese impotente e gli causò lo sviluppo del seno; alcuni dei motivi che probabilmente lo condussero, di lì a poco, al suicidio.
La petizione richiedeva un indulto, seppur postumo per il matematico, a causa di quella condanna ingiusta, inflitta solo perché omosessuale.

Lord McNally, ministro della Giustizia, ha difeso la decisione delle autorità britanniche di non offrire nessun indulto, aggiungendo che seppur ingiuste, le leggi dell’epoca vanno rispettate, così come la condanna di Turing.

“È una tragedia che Turing sia stato condannato per un reato che al giorno d’oggi non ha più nessun fondamento…”

ha dichiarato McNally, e aggiunge:

“Quello che è stato fatto è stato fatto, tutto è successo in un determinato contesto storico, non possiamo rimediare all’irrimediabile ma dobbiamo semplicemente lavorare per assicurare che tempi del genere non tornino mai più…”.